Spark R&D 2014/2015
Gli attacchi soft continuano ad utilizzare il sistema Tesla che grande successo ha avuto quest’anno, sempre declinato in due modelli disponibili in 3 colori ciascuno.
Alzatacco a doppia altezza integrato nella base dell’attacco azionabile in movimento mediante i bastoncini.
Puntale e base di appoggio per l’alzatacco vengono forniti insieme all’attacco.
Afterburner: massima rigidità per rider dallo stile aggressivo e/o pesanti, base piena, spoiler rigido, strap larghe per il massimo supporto e cap strap per quella anteriore.
Magneto: massima leggerezza, base forata che consente anche di regolare i puck senza smontare gli attacchi, strap più flessibili.
Il rampant per entrambi è il Sabertooth, compatibile solo con il sistema Tesla, anche questi disponibili in 3 colori.
La prima vera novità è un accessorio che può essere montato su tutti gli attacchi con sistema Tesla (quindi anche quelli già venduti) che consente di bloccare il tallone in modalità salita, permettendo così di “sciare” per brevi tratti, per pattinare o per risalite a scaletta.
Si tratta di un accessorio, azionabile con il bastoncino, che si monta sulla base dell’alzatacco tramite una delle due viti di fissaggio. Ruotando la leva due alette vanno ad incastrarsi nella base dell’attacco consentendone il bloccaggio.
E’ realizzato in acciaio armonico per consentirne lo sblocco in caso di caduta.
Restano in catalogo sia il Blaze che il Burner con il sistema di fissaggio mediante perno
Ovviamente è anche presente il rampant dedicato Mr.Chomps
Le due principali novità sono però dedicate agli amanti degli scarponi rigidi da usare con attacchino tipo Dynafit ed attacchi hard.
Il Dyno DH è un attacco hard realizzato in collaborazione con Bomber.
La piastra è la stessa piastra utilizzata nel sistema Tesla su cui sono montati archetti e leva Bomber
In modalità salita sarà comunque necessario utilizzare un attacco tipo Dynafit (eventualmente montato con le piastre di interfaccia Spark per non forare la tavola sfruttando le boccole esistenti), in discesa invece l’attacco si infila sui classici puck Voile e viene bloccato in posizione tramite la leva del sistema Tesla
L’altra novità è il rampant D Rex compatibile con il sistema Dynafit. Inseribile senza togliere lo scarpone dall’attacco è anche dotato di un archetto mobile per garantire la miglior presa anche utilizzando l’alzatacco. L’archetto ha diverse posizioni di fissaggio per la miglior compatibilità a seconda del tipo di scarpone.
Sempre presenti in gamma le Tailclips per fermare le pelli anche in coda e le pelli realizzate in collaborazione con G3 con Tailclips già montate.
Iniziata anche una collaborazione con Black Diamond per distribuire bastoncini telescopici in carbonio in 3 pezzi con piccola picozza incorporata nell’impugnatura (Carbon Whippet) e bastoncino in alluminio con chiusura a Z (tipo sonda da valanga) regolabile in lunghezza (Compactor)
Foto varie
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Novità da Live Backcountry
Sulla pagina Facebook di Live Backcountry sono comparse alcune foto che mostrano delle interessanti novità:
la prima è uno scarpone Fitwell Backcountry con la predisposizione per essere utilizzato con attacchi tipo Dynafit
Da quanto si vede in foto anche la split che stanno usando sembra essere una loro creazione
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Raid to Ride Prali 2013
[Comunicato stampa] Finalmente arriva anche in piemonte la coppa italia di snowboard alpinismo. disciplina sempre più diffusa tra gli amanti del freeride, lo snowboard alpinismo o snow-alp, consiste nella risalita con ciaspole, splitboard o scietti e nella discesa con lo snowboard in neve fresca.
Il 9 e il 10 marzo a Prali (To), località della splendida val germanasca, il Raid Surfer Club, in collaborazione con Jolly Sport e la nuova 13 Laghi, sarà lieto di ospitare il primo raduno piemontese di backcountry e splitboard, aperto a tutti e assolutamente gratuito e il giorno seguente la prima tappa piemontese della Coppa Italia di snow-alp, competizione aperta sia al livello amatoriale che agli atleti FSI. Verranno distribuiti pacchi gara con gadgets per i primi 70 iscritti alla gara della domenica. Verrà stilata una classifica suddivisa in categorie per il livello amatoriale e una classifica unica valida unicamente per la Coppa Italia.
Saranno premiati i primi 3 atleti di ogni categoria e verranno istutuiti premi per categorie spaciali:
Il più veloce in discesa, l’atleta che arriva da più lontano, etc.
Ricchi premi offerti dagli sponsor tecnici ….
Pranzi a prezzi convenzionati,
Pacchetti pernottamento a prezzi convenzionati
Possibilità test splitboard e nuovi materiali
Programma:
Sabato 9 marzo:
ore 10 gita amatoriale
ore 13 pranzo in quota
ore 15 presentazione nuovi materiali
ore 16 corso di autosoccorso e ricerca ARTVA
ore 20 cena
ore 22 festa
Domenica 10 marzo:
ore 10 partenza gara
ore 13.30 pranzo in quota
ore 15 premiazione in quota
Per info e iscrizioni:
Mail: raidsurferclub@hotmail.it
Ivana 3478721718
11° Vetan Classic – 1/2/3 febbraio 2013
[Comunicato stampa] Basta questo è l’ultimo! E’ quello che dico ogni anno, a volte le troppe cose a cui pensare e le troppe cose da fare mi farebbero proprio prendere questa decisione, ma alla fine mi basta guardare le foto delle passate edizioni e non resisto.. Il VetanClassic nel corso di queste DIECI edizioni si è evoluto, non è solo un raduno o una gara, ma è diventato un momento di aggregazione importantissimo per noi snowboarder amanti della montagna, si è creato un feeling e un amicizia tale tra i partecipanti che mi piangerebbe il cuore interrompere questa tradizione… Infatti molti collezionano la partecipazione a tutte le edizioni ma è anche sempre ricco di nuovi “partecipanti” che come per magia si sentono a casa sin dal primo momento (questo non lo dico io!) Spero proprio di avere sempre le energie per portarlo avanti … e soprattutto che qualcuno dopo di me sappia cogliere il “perché” di quello che è stato creato… E poi cosa farei in quei giorni? Sarei capace di non andare a Vetan? Impossibile….e quindi via per una nuova edizione! E così siamo a 11 Tutto riconfermato, (anche la neve!eheheh) sabato mattina partenza per la Punta Leyssé tutti insieme in allegria, chiaramente prima forniremo tutto il necessario a chi lo necessita (Arva – Bastoncini – zaini) . Come sempre un occhio di riguardo sarà dato alla prova dei nuovi materiali e grazie alla collaborazione di Pietro (splitboard.it) e di Bubba (SwitShopAosta) potrete testare tutte le novità del mondo backcountry come scarponi / tavole / splitboard e attacchi… Arrivati alla meta se le condizioni lo permettono ci dirigeremo verso il nuovo Rifugio Fallere dove consumeremo un lauto pranzetto, durante il quale imbastiremo il classico “mini camp” sulla sicurezza in montagna con a seguire le prove pratiche di ricerca. Dopodiché rientro in albergo per super aperitivo con sottofondo video di Further ultimo video di Jeremy Jones. Dopo cena, prima di scatenarsi in vorticose danze merita una visita alla mostra fotografica sul freeride messa in piedi dal team – del “Aosta Valley Freeride” e dallo Swit Shop Aosta – mostra che si sviluppa all’interno del boschetto sopra l’albergo…già suggestivo di suo verrà illuminato con fiaccole e reso ancora più magico… Il giorno dopo la sveglia è sempre un dramma…ma la tanto attesa gara deve prendere il via, partenza in linea alle ore 9:00 x 1.000 mt di dislivello, categorie separate tra ciaspole e splitboard, al termine, pranzo e premiazione con ricchi premi per tutti! A chi conosce il Vetan Classic rinnovo l’invito, a chi non ci è mai stato dico solo…che è da provare!!
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Dazzle Custom Splitboard – Handmade in Italy
[Comunicato stampa] Dazzle Snowboards è un nuovo marchio italiano che nasce da un’idea ambiziosa: costruire tavole con criteri artigianali per cura del dettaglio, esclusività e rispetto dei tempi di produzione, applicando tecnologie e know-how all’avanguardia.
Il trend del settore impone produzioni industriali con grandi numeri, spesso delocalizzate in paesi dove non ha mai nevicato; ci sono piccoli atelier alpini che “resistono”, ma nella maggior parte dei casi producono senza criteri di qualità soddisfacenti, e con apparecchiature non adeguate.
Realizziamo le tavole una ad una, sapendo cosa è meglio far realizzare da mani esperte e quali step produttivi siano invece eseguiti al meglio dal computer: tavole che per unicità e qualità non sono comparabili alle produzioni industriali, e per garanzia di precisione e standard produttivi sono superiori ad altre tavole artigianali.
Per il freeride Dazzle propone uno shape fish da 166 cm, disponibile intera e split, con top intarsiato in legno o in stampa digitale sublimata su PBT.
Alcuni elementi interessanti:
- E’ possibile personalizzare sia la grafica, sia il flex e la rigidità, applicando fibre di carbonio aggiuntive e disponendo opportunamente le fibre di vetro. Per diminuire il peso, è possibile personalizzare anche la boccolatura (non inserendo le boccole che il rider non usa)
- I top di legno sono intarsiati a mano in uno dei pochi laboratori rimasti nel nord-italia: il top è interamente ricavato dai colori naturali delle diverse essenze, non è trattato con colorazioni, stampa, serigrafie. Il legno, al di là dell’impatto visivo, è anche più leggero del PBT…
- Su ogni tavola, anche se non si sceglie l’opzione di personalizzazione, viene applicata una piastrina con nome o motto indicato dal rider, incidendo a mano una lega estremamente leggera e resistente agli agenti atmosferici (e ovviamente alle basse temperature…)
Il prezzo è promozionale: tavola intera Spirit 499€+IVA, splitboard Compass 599€+IVA.
La customizzazione di flex e rigidità costa 100€+IVA.
Per approfondire l’iniziativa è possibile scaricare la presentazione allegata (clicca qui) e visitare il sito Dazzlesnowboards.com
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Domenica 1 Aprile Test Day in Marmolada scarponi Fitwell Backcountry
[Comunicato stampa] Domenica 1 Aprile Test Day in Marmolada

Scarponi Fitwell Backcountry
Live Backcountry vi invita domenica 1 Aprile in Marmolada, alla partenza della Cestovia di Pian dei Fiacconi, per farvi toccare con mano e provare gli scarponi Fitwell Backcountry.
Avremo con noi la serie completa così potrete testarli sul campo, anche grazie alla mitica cestovia. Se invece vorrete usarli con le pelli o con le ciaspole lo spazio non mancherà!
Saremo sul posto dalle 9:00 alle 15:00 circa, in caso di condizioni meteo avverse l’evento sarà rimandato.
Per maggiori info o indicazioni sui numeri disponibili: info@livebackcountry.com
Mobile: 0039 347 8900845
Vi aspettiamo!
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Racconto di un viaggio alpinistico
Scritto da pietro in Eventi, Spedizioni, Viaggi il 16 marzo 2012
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[Test] Scarponi Fitwell Backcountry
Test a cura di Osto
Dopo due uscite ecco qui un report sui Fitwell Backcountry:
La prima sensazione che si ha prendendoli in mano fuori dalla scatola è: cavolo!!! Roba seria. I boots a prima vista sembrano molto robusti con rinforzi nei punti giusti per preservarli dall’usura che un utilizzo alpinistico (con la split e con le ciaspole) comporta. Suola in Vibram “seria” – di stampo alpinistico giusto per capirci – con la possibilità di montarci sopra ramponi semiautomatici.
Prendendoli in mano l’unico lato negativo è il peso decisamente più elevato di un boot classico da snow, questo è dovuto probabilmente all’utilizzo della suola in Vibram.
La grafica ed i colori personalmente li trovo veramente azzeccati.
L’idea è di testarli in alcune situazioni tipicamente “critiche”per le splitboard e lo snowboard alpinismo in generale.
Ecco qui di seguito due report delle uscite effettuate con i Fitwell Backcountry.
Test 1
Sabato 18 Febbraio 2012: Cima del Sueur Ravin de la Casse (2657 m) – 3.3 E2
Dislivello totale 1170 m con canale di 700 m compreso tra i 30 ed i 40 gradi.
Appena infilato lo scarpone nel piede si capisce subito che si tratta di una scarpa ben fatta, avvolgente, fasciante e rigida nei punti giusti. Partiamo per la gita, prima parte del percorso su stradina senza problemi, pur essendo il primo utilizzo il confort dello scarpone è notevole. Si inizia a salire, su terreno via via più ripido, nella prima parte con l’utilizzo dell’alzatacco salgo lungo la massima pendenza. Nonostante le pendenze siano notevoli grazie anche alla buona neve primaverile cerco di salire senza utilizzare i rampant, la pendenza intanto aumenta e le pelli non mi danno più garanzia di tenuta, ed inizio a progredire in diagonale lungo il canale.
Gli scarponi si comportano in modo eccellente, garantendo grande sostegno ma permettendo comunque mobilità alla caviglia e anche nei tratti con neve molto dura permettono di mantenere alla mezza tavola una buona presa di spigolo. Unica nota negativa e che durante la salita iniziano a formarsi un paio di vescichette fastidiose sui talloni. Arrivati in punta tolgo la split per affrontare una breve crestina nevosa che conduce in vetta, qui lo scarpone da il meglio di se, anche senza montarci il rampone, assestando colpi decisi nella neve la sensazione di tenuta è unica raffrontata ai classici boots da snow.
Mi preparo per la discesa, il sistema di allacciatura è semplicissimo, e permette, anche grazie alla rigidità generale dello scarpone, di tenere il piede ben fermo senza però bloccare completamente la caviglia. Le vesciche che mi si sono formate sul tallone in salita, in discesa mi creano qualche problema, lo scarpone nonostante la suola molto rigida offre un buon surf feeling in discesa, non allontanandosi dalle prestazioni dei top gamma Burton etc.
Sceso alla macchina cerco di osservare meglio la scarpetta interna per capire il motivo della formazione delle vesciche sul tallone, noto che la parte posteriore della scarpetta nel punto di contatto con il tallone è molto fine e forse eccessivamente rigida, il che può creare appunto qualche problema. Va detto che lo scarpone che ho usato è forse un pelino giusto e questo può aver influenzato la nascita del problema, per il resto lo scarpone si è comportato in modo eccellente sia in salita che in discesa.
Test 2
Domenica 27 Febbraio 2012: Pointe de la Ronce (3612 m)- 5.1 E3
Dislivello totale 1800m con parete di 1000m (salito solo circa 350 m di parete)
Gita ottimale per uno strong-test, dei Fitwell Backountry. Partenza notturna lungo la strada e pendii aperti con neve marmorea. Come per la volta precedente nessun problema relativo agli scarponi, ora bisogna salire un pendio con pendenze moderate ma molto ghiacciato, in cui bisogna lavorare di lamina. Gli scarponi si comportano benissimo dando grosso sostegno a tutto il sistema.
Arrivo ad un tratto in piano che porta ai 1000 metri di parete/canale da affrontare, ma con mio stupore mi trovo davanti una megavalanga che non permette di salire lungo la linea. Individuo però sulla destra un bel pendio sui 45-50° gradi di circa 350 metri che decidiamo di salire nella speranza di ricongiungerci con la parte alta. Quindi splitboard nello zaino e montiamo i ramponi, nel mio caso Grivel semiautomatici. I ramponi sullo scarpone calzano alla perfezione, sembra di metterli su un Nepal La sportiva da Alpinismo. Le punte, sia quelle frontali che quelle sotto la pianta del piede, lavorano alla perfezione permettendo un’eccezionale progressione sia in traverso che frontalmente nei tratti più ripidi e gelati. Procedo velocemente, la parte alta non è in condizioni, pertanto puntiamo ad un colle dove dobbiamo percorrere dei brevi tratti di misto. E anche qui lo scarpone si comporta in modo eccezionale con prestazioni alpinistiche. Aspettiamo che la neve molli per l’azione del sole, cosa che non succede, ed affrontiamo quindi la discesa su neve marmorea, stringo bene gli scarponi e mi preparo. Le curve da effettuare sono tutte al salto e bisogna essere molto precisi, gli scarponi mi garantiscono per tutti i 300 metri un’ottima tenuta senza mai mollare, cosa fondamentale in situazioni come questa.
Giungiamo in fondo al canale e via su ampi pendii e poi per strada fino alla macchina, nell’ultimo tratto è necessario attraversare un piccolo ruscello, occasione ottima per vedere l’impermeabilità degli scarponi: entro dentro fino a metà caviglia e, con soddisfazione, mi accorgo che non entra minimamente acqua.
Unica nota negativa è nuovamente la formazione di vesciche sul tallone, che comporta non pochi problemi sia nella fase di salita ma soprattutto in quella di discesa, problema magari risolvibile utilizzando una calza più spessa.
Valutazione complessiva
Dopo questi due test, posso finalmente dire che esiste sul mercato uno scarpone veramente studiato per fare snowboard alpinismo su tutti i tipi di terreno, uno scarpone rivoluzionario, non pensato solo per la discesa. Uno scarpone con cui si possono affrontare con maggiore tranquillità traversi ghiacciati con la split, con cui si possono salire canali e roccette senza il pensiero di doversi sfracellare al suolo da un momento all’altro. Anche nella fase di discesa lo scarpone è molto performante e reattivo garantendo sostegno e allo stesso tempo lasciando libertà alla caviglia.
Uno scarpone studiato per resistere all’usura e al maltrattamento che lo snowalp comporta.
Unici aspetti negativi sono, secondo me, il peso e lo spessore della scarpetta interna sul tallone, a mio giudizio troppo fine, che favorisce la formazione di vesciche (questo in realtà è un dato soggettivo, ho avuto scarponi con i quali non ho mai avuto vesciche, mentre altri amici con lo stesso modello li anno venduti dalla disperazione, o semplicemente è necessario usare una calza più spessa, io per abitudine utilizzo calze finissime).
Altre impressioni e discussione qui
Anteprime 2012/2013
Una panoramica su tutte le principali novità per la stagione 2012/2013 presentate in questi giorni al SIA di Denver e all’ISPO di Monaco: