di Davide (silver sul forum)
Partiamo da Milano il 23 Luglio e dopo 3 aerei, 1 giorno di Jeep (Una avventura…. tra guadi, frane, strade inventate … ) ,1 giorno di trekking arriviamo al CB.
Qua, già dal giorno dopo cominciamo a portare materiale al C1 ed ad allestirlo.. questo dovuto solo al ottimo acclimatamento fatto sul Mt Rosa…. Altre spedizioni aspettavano almeno 2-3 giorni prima di cominciare a salire. CB-C1 sono ca. 1000mt di dislivello a piedi, su un sentiero abbastanza ripido senza presenza di neve, lo abbiamo sempre fatto con scarponi da trekking. Occorre però dire che anche in agosto può nevicare, come è successo nel nostro caso per fortuna poco, fino al CB. Il C1 si trova su un pendio sassoso sempre al limite della neve.. la piazzola ce la siamo dovuti fare in quanto erano tutte occupate da altre spedizioni.
C1-C2 sono ca. 800mt di dislivello, magnifica salita su ghiacciaio, con crepacci enormi tra i 5700-6000mt e alcuni passaggi obbligati (facili), diciamo che se la neve è dura, è molto più veloce la salita con i ramponi come abbiamo potuto testare noi, piccozza e corda si portano solo per sicurezza in caso di caduta in crepaccio poco probabile, ma possibile in caso di nebbia.
Il C2 si vede solo a 50mt dal suo arrivo però è in una posizione ottima, molto caldo di giorno (anche oltre 15°C !) e abbastanza riparato dal vento . C2-C3 Sono 600mt di dislivello su pendio nevoso regolare tra i 25° ed i 30°, ma molto faticosi per l’alta quota. Il C3 anche lui… si vede a soli 50mt dal suo arrivo ma è in ottima posizione sulla neve; qui le notti possono essere fredde (anche -35°C) noi abbiamo trovato -20° al mattino…. Brrr. C3-Vetta Oltre 700mt che, anche se fatti con uno zaino leggero composto ad giacca, barrete e 2lt di acqua, risultano molto duri per la quota. I pendii sono ideali per lo snow. La vetta non è facilmente individuabile con scarsa visibilità, poiché gli ultimi 100mt sono praticamente in piano… ed ad un certo punto bisogna come mettere la freccia e svoltare a sinistra. Beh in Vetta…. Un po’ di lacrime mi sono cadute anche perché avevo capito di aver realizzato un sogno che durava da quasi 1 anno!
Qua rimaniamo per quasi un’ora ad ammirare il panorama, foto (una a petto nudo grazie alla favolosa giornata! ) video… poi discesa, con gli sci o snowboard, si può arrivare al C1 in un paio d’ore (esclusi gli eventuali tempi tecnici per il recupero dei materiali ai campi intermedi, noi abbiamo tolto il C3 e parte del C2…. Lo zaino pesava più di me), noi però siamo scesi in giornata al CB per una buona cena e qualche decina di BIRRE visto che siamo arrivati alle 9 di sera dopo che ci eravamo svegliati alle 7.30 al C3!! La parte alta era leggermente ventata … e le prime curve, che Fatica! Poi dopo 200mt via!! Neve farinosa che era caduta circa 5 giorni prima e rimasta tale. Una piccola considerazione: molte persone che ho incontrato sulla montagna non erano sicuramente preparate ed allenate a sufficienza però i problemi principali che impediscono di raggiungere la cima sono la quota, il freddo e il tempo, tecnicamente si può considerare un BSA. Generalmente avendo a disposizione almeno venti-ventitre giorni dal CB le possibilità di successo (se non si hanno problemi di quota) sono secondo me elevate. Il tutto intendo senza l’uso di sherpa e di ossigeno… con essi la salita risulta MOLTO più facile.
Il Muztagh ata non è una montagna tecnicamente difficile, anzi, ma a queste quote non si può mai abbassare la guardia su nulla, basti pensare che durante la prima escursione sopra il C1 ci siamo imbattuti in una squadra di soccorsa salita al C3 per recuperare un alpinista iraniano affetto da edema celebrale. Due notti prima un alpinista cinese era scomparso fra C1 e C2 dove i crepacci sono particolarmente numerosi e delicati. Prima della fine della nostra spedizione un francese è stato recuperato sempre con edema celebrale al C1, mentre a due russi sono state amputate buona parte delle dita delle mani per congelamento.
Programma:
1° GIORNO – SAB. 23 LUG. partenza da Milano con volo Aeroflot
2° GIORNO –DOM. 24 LUG. arrrivo a Urumqi nel mattino; nel pomeriggio volo interno per Kashgar.
3° GIORNO: trasferimento in minivan ad Subashi, alloggio in yurta
4° GIORNO: TREKKING AL BASE CAMP (BC) , trasporto dei materiali con cammelli
5° GIORNO: Trasporto materiali dal CB (4400) al C1 (5400) 1000mt di dislivello e ritorno al CB
6° GIORNO: Trasporto materiali dal CB (4400) al C1 (5400) e ritorno al CB
7° GIORNO: Trasporto materiali dal CB (4400) al C1 (5400) e ritorno al CB
8° GIORNO: Riposo al CB causa maltempo
9° GIORNO: Saliti al C1 e prima notte
10° GIORNO: Trasporto materiali dal C1 (5400) al C2 (6200) 900mt di dislivello e ritorno al C1
11° GIORNO: Acclimatamento al C1
12° GIORNO: Trasporto materiali dal C1 (5400) al C2 (6200) e prima notte al C2
13° GIORNO: Acclimatamento al C2 con salita fino al C2 avanzato
14° GIORNO: Discesa al C1 per recupero materiali rotti e cibo, ritorno al C2
15° GIORNO: Salita dal C2 (6200) al C3 (6800) 650mt di dislivello e notte al C3
16° GIORNO: Salita dal C3 alla….VETTA!!! .. discesa al CB
17° GIORNO: Riposo
18° GIORNO: Salita al C2 per smontarlo
19° GIORNO: Salita al C1 per smontarlo
20° GIORNO: Riposo
21° GIORNO: Riposo
22° GIORNO: Riposo
23° GIORNO: Trekking dal CB a Subashi e trasferimento in minivan a KASHGAR
24° GIORNO: KASHGAR, giornata libera e trascorsa da turisti
25° GIORNO – MAR 16 AGO. volo KASHGAR- URUMQI. Volo successivo per Mosca con arrivo in serata….12 ore in aeroporto!!
26° GIORNO- MER. 17 AGO. Mosca: volo di rientro a Milano
Allenamento:
Partendo dal fatto che ero alla mia prima esperienza in Alta Quota mi sono voluto preparare al meglio. Dovevo compensare un po’ la mia poca esperienza… ho 2 anni di attività nello snow-alpinismo (8 di snow) , con la mia forza fisica, volontà e coraggio. L’idea della spedizione è nata a Settembre 2010 quindi ho deciso di passare un inverno intenso, 55000d+ tra ciaspe e split, seguito da una primavera… da 10000d+ di trekking e 15000d+ di MTB.
La media era di 7-8 allenamenti a settimana 2/3 di montagna + 4 MTB (da aprile) + 1 nuoto per sciogliere la schiena a metà settimana + 1 di palestra
Suddividevo 3/4 settimane di carico ad una di scarico. E cosa importante rilassarsi la settimana prima di partire.
Il tutto supportato da una corretta alimentazione
Nel mese di Giugno/Luglio chiaramente ho fatto 3 week end lunghi al Mt. Rosa e uno al Cervino; questo mi ha permesso di acclimatarmi ed arrivare al CB già in ottime condizioni fisiche.
Come attrezzatura oltre alla tipica scialpinistica che usiamo qua, serve:
Tende almeno 2 con corpi morti per fissarle sulla neve, sacchi a pelo: 1 pesante da-35°/-40°, 1 leggero da -10°, materassini a celle e non gonfiabili, fornelli a gas, medicine varie , materiale intimo di diverse caratteristiche e termicità, cibi liofilizzati, barrette, sali minerali, micropoor, piumino e guanti pesanti, sovrascarpe, passamontagna windstopper, ricambi in generale, antighiaccio, pile di riserva, libri, mp3, 1 corda da 30mt, GPS.. per il telefono fino al C3 và anche il GSM (quando vuole!)
Organizzazione per il campo base e permesso di scalata:
A Kashgar esistono diverse compagnie che organizzano escursioni nella zona e spedizioni al Muztaghata.Noi però ci siamo rivolti ad AVALCO TRAVEL di Milano che ha un suo corrispondente in zona. Sono stati eccezionali. Il loro appoggio al CB è il migliore che c’è! Diciamo che hanno un cuoco … da 5 piatti di pasta al giorno + contorni…! Come costi… io ho speso all’incirca tra tutto viaggio,spedizione materiali, voli…4000€
Ringraziamo per il supporto datoci a:
The North Face, Mountain hardware, Vaude, Ferrino, Atomic, Camp, Timex, Julbo, Leki, Edelrid, Mountain Equipment, La Sportiva, Kayland, Esi, Primus, Midland, Go pro, Loacker, Garmin, Travellunch, ARVA’, Body Line, Reggio Gas, CAI di Bologna e alla rivista Montebianco.
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