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Novità, tecnica, materiali e parole sulle splitboard
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 Oggetto del messaggio: Re: scelta attacco per split
MessaggioInviato: 23/11/2014, 2:48 
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Iscritto il: 18/12/2013, 14:40
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Un mio amico ha i karakoram e devo dire che secondo me sono fatti meglio degli spark per quella cifra io andrei di karakoram!!!
Poi magari prima di prendere qualcosa fatti un giro per vedere e toccare con mano tutte le varie marche così non sbagli la scelta :Thumbup:


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 Oggetto del messaggio: Re: scelta attacco per split
MessaggioInviato: 23/11/2014, 11:13 
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Iscritto il: 18/11/2011, 18:26
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Ale79 ha scritto:
Purtroppo si....non 2015 ma 2014 e non vedo tutti questi progressi come invece aime' hanno fatto i prezzi :mmmm:
Scusate se sono così polemico lo so sono un rompi balle ma dico semplicemente quello che penso sarebbe ora che qualcuno desse una bella scossa a questo settore innovando veramente non girando intorno ai difetti modificando quello che c'è invece di rivoluzionare tutto come per esempio ha fatto k2 con il kwicker che è' vero non è piaciuto a molti ma sono stati i più innovativi prendendo una nuova strada

Ammetto non sono cosi preparato sui materiali in commercio, pero' dalla piastra voile su cui avvitati gli attacchi e lo spillone da balia ai Magneto di strada ne e' stata fatta parecchia.
levare il puntale dai blaze, la trovo una modifica eccezionale e per nulla scontata.
Se cambiare completamente strada conduce alle cose di K2, meglio insistere sulla vecchia strada.
In fondo hanno preso il vecchio stepin mutuandolo al backcountry, dimenticando pero' che inserti metallici nella suola sono pericolosi in ambienti dove cammini su ghiaccio, rocce, sassi, etc. La prima impressione su quel sistema e' che sia stato fatto da chi in fuori pista forse ci e' solo sceso (forse).

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saluti!
nico


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 Oggetto del messaggio: Re: scelta attacco per split
MessaggioInviato: 23/11/2014, 11:21 
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Elim ha scritto:
Beh, farò da cavia con i Plum ;-)
L'alzatacco c'è: una sola altezza (5 cm). Il blocco anche e mi sembra piuttosto semplice da inserire.
Il vantaggio è che sono a Chamonix, quindi per me non troppo lontano e nemmeno per l'importatore.
I cuggini boicottati per via del prezzo e del peso, questi mi sembrano decisamente meglio.
Il problema del ghiaccio, metallo su metallo..valutato, ma vedremo alla prova pratica.
Il peso per me è tutto: continuerò ad andare con gente sugli sci da 700m/h e ogni tanto mi porterò dietro 5 kg di attrezzatura fotografica...voglio roba leggera!

Grazie x l'alzatacco, non ci sarei mai arrivato senza foto.
Capisco tutto quello che scrivi, ma se devi star dietro a quelle bestie li non e' mezzo chilo che fa la differenza. E caso mai se vuoi lavorare sul peso forse la scelta dello zaino, il suo contenuto e perche' no (sempre che ci sia la possibilità) una dieta mirata potrebbero dare maggiori risultati.
Non ti conosco e sono certo sarai magrissima pero' e' da tempo che penso che ci facciamo un sacco di storie per 20 grammi in meno (con costi assurdi) quando potremmo buttar giù un kilo gratis ed avere materiali più solidi, testati e semplici.
Ripeto e' un discorso in generale non riferito a te.

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saluti!
nico


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 Oggetto del messaggio: Re: scelta attacco per split
MessaggioInviato: 23/11/2014, 13:19 
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Non sarà il mezzo chilo che fa la differenza ma io resto sempre dell'idea che è sempre meglio non doverselo portare dietro se è possibile.
Un amico appassionato di sport mi ha fatto un bel esempio: se hai 300grammi in più per ogni piede dopo una gita dove hai fatto magari 3500 passi per raggiungere la cima avrai spostato complessivamente 1050kg in più !!!!!
Vuol dire più di una tonnellata di peso in più,sinceramente non mi sembra un piccolo dettaglio


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 Oggetto del messaggio: Re: scelta attacco per split
MessaggioInviato: 23/11/2014, 15:24 
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certo il discorso peso è fondamentale, ma il mondo skialp (molto più sviluppato e testato della split) mi pare sia significativo.
qualche anno fà tutti sciavano con i grissini da gara, oggi invece i garisti continuano con i loro grissini (e fanno bene perchè una gara è una gara) ma chi fà altro (ripido, tour, etc) è passato ad altri materiali più pesanti ma che offrono una prestazione migliore in discesa e maggiori garanzie di tenuta in ambiente montano non sorvegliato.
inoltre tornando agli attacchi split dubito che la differenza sia di mezzo chilo ad attacco, secondo parleremo di qualche decina di grammi.
e allora ok capisco, meglio il materiale leggero ma bhò dai non sò... ammetto è un mio limite ma io ragionerei di più sull'allenamento e il mio peso.
poi giusto che uno provi tutto, anzi meno male così poi si spera faccia un bel resoconto sul forum :)

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saluti!
nico


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 Oggetto del messaggio: Re: scelta attacco per split
MessaggioInviato: 23/11/2014, 19:22 
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Iscritto il: 18/12/2013, 14:40
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Non dico 500grammi dal solo attacco,però tra attacco scarponi pelli complessivamente il risparmio di peso può essere non indifferente facendo un po' di attenzione a quello che si compra :Thumbup:


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 Oggetto del messaggio: Re: scelta attacco per split
MessaggioInviato: 24/11/2014, 8:54 
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 Oggetto del messaggio: Re: scelta attacco per split
MessaggioInviato: 26/11/2014, 17:09 
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Iscritto il: 18/01/2011, 15:19
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Domanda per chi li ha visto i plum all'ISPO: cosa hanno di così complicato da usare?
Dalle foto sembra che i pucs siano conici, ci infili sopra la piastra e sposti la leva laterale per bloccare il tutto (non molto diverso da quello che si fa con i Karakoram per esempio)
Poi magari sono complessi da costruire, ma quello è un problema di plum, non di chi li usa...


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 Oggetto del messaggio: Re: scelta attacco per split
MessaggioInviato: 27/11/2014, 8:57 
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Iscritto il: 08/02/2011, 17:19
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Una domanda particolare sugli attacchi.
Tralasciando la fase di sciata/surfata, nella fase di salita con le pelli sono meglio attacchi con le fascette anteriori classiche o con i cap-strap?
Oppure è solo un fatto personale?


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 Oggetto del messaggio: Re: scelta attacco per split
MessaggioInviato: 27/11/2014, 9:17 
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jopz ha scritto:
Domanda per chi li ha visto i plum all'ISPO: cosa hanno di così complicato da usare?
Dalle foto sembra che i pucs siano conici, ci infili sopra la piastra e sposti la leva laterale per bloccare il tutto (non molto diverso da quello che si fa con i Karakoram per esempio)
Poi magari sono complessi da costruire, ma quello è un problema di plum, non di chi li usa...


E' proprio quello il punto, non complicati da usare ma "complicati" a livello meccanico/uso
Ma sono solo parole e impressioni di una fiera, l'uso reale è un'altra cosa


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