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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Canalone dei Bureloni
MessaggioInviato: 14/05/2009, 9:30 
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Iscritto il: 07/05/2009, 12:49
Messaggi: 2008
Località: Dolomiti (ogni tanto anche altri bei posti con belle montagne alte piene di powder)
Titolo: Canalone dei Bureloni

Descrizione: Relazione della gita del 25/04/2009
Tra gli obiettivi di stagione c’era anche lui….e oggi, quasi alla fine di una stagione memorabile, siamo qui per farlo……..il Canalone dei Bureloni…un’altra tra le linee più estetiche e impegnative delle Dolomiti…

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Anche l’ambiente circostante è quanto di meglio si possa ammirare nei Monti Pallidi…la Val Venegia, con le Cime dei Bureloni, della Mezzana e del Cimon della Pala…dalla cui parete est scese Valeruz ai tempi d’oro…
qui vicino c’è anche il Travignolo, altro canale ripido molto interessante, fatto l’anno scorso, ma che al confronto del canale dei Bureloni sembra un cucciolo…anche se oggi la cornice sommitale pare fare a gara con qualche seracco visto in terra d’occidente….

Io, Joseph, Luca ed Elena partiamo sabato 25 poco dopo le 7.00 dal parcheggio all’inizio della Val Venegia…mentre i primi raggi di sole fanno capolino dalle creste

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La prima parte della salita è molto semplice…si segue la strada forestale, percorsa in tutte le stagione da molti turisti, escursionisti e mtbikers… anche solo una passeggiata in questo bellissimo ambiente appagherebbe il corpo e lo spirito…

ma la meta odierna, nostra e di molti altri scialpinisti, non è solo l’inizio del canale e perché no, magari anche la cima, ma soprattutto la discesa del canalone, sperando di trovare neve di buona qualità….la quantità quest’anno non manca di certo….

Arrivati sotto il canale si lascia la strada forestale per salire i ripidi pendii…
Non ho voglia di fare un’altra salita con la split sullo zaino (pesante!), e non voglio correre rischi in più data la molta gente nel canale stesso. Dato che c’è la possibilità di fare un giro più panoramico e soleggiato e che Luca ed Elena non sono sicuri di fare il canale scegliamo di salire al Passo delle Farangole, scendere brevemente dall’altra parte e risalire fino all’inizio del canale e se avremo tempo, voglia e condizioni favorevoli faremo anche la cima….

Il canale è già pieno di gente che lo sale direttamente….vanno molto piano…..immagino che la salita sia molto faticosa a causa della morbidezza della neve (ottimo in discesa ma non in salita!)….

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Una bella foto della salita al Passo delle Farangole

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Gli ultimi 100 m circa di salita sono stati piuttosto faticosi…molte inversioni in neve inconsistente….e sotto il tiro di una bella corniciona di neve…..bella da vedere però! Non da starci sotto!

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Dal passo delle Farangole si passa nell’altro versante, molto più soleggiato e caldo…..si scende per circa 100 m….e poi si risale di altri 100 m circa ….più che altro rompe le balla fare il “cava e metti” pelli e per me il “smonta e monta split”…..
Luca ed Elena si fermano al passo e tornano lungo il percorso di salita…Luca ha la videocamera bella…magari oggi riuscirà a farmi un bel video…

Noi proseguiamo…….ma passando a sud nel vallone assolato la variazione di temperatura ci stronca….se prima viaggiavamo bene in salita all’ombra adesso siamo spompatissimi….per fortuna la salita fino all’inizio del canale è corta…..
Percorrendo quest’ultimo tratto decidiamo che siamo troppo stanchi ed è troppo tardi (fa troppo caldo!) per salire sulla Cima dei Burleoni, anche perché altri scialpinisti incontrati al Passo delle Farangole avevano anch’essi rinunciato per la pericolosità del pendio……

Altri invece stanno salendo in cima…si vedono piccoli nella foto sul il pendio in alto

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Finalmente arriviamo all’inizio del canale e cominciamo i preparativi per la discesa…che tanto per cambiare ci portano via parecchi minuti….

Ad un certo punto sento un rumore…….un tonfo sordo……..leggero, che proviene dall’alto….un nanosecondo prima di sollevare lo sguardo dentro di me ho già capito cosa l’ha causato…purtroppo ho già sentito più volte rumori simili…pochi metri sotto il primo scialpinista che sta scendendo il pendio sotto la cima si stacca un lastrone di neve soffice, non grandissimo ma è comunque una valanga quindi vuol dire tonnellate di neve che si muovono verso valle…..per fortuna non crea nessun problema a loro ma si incanala nel ramo di sin. Idrografica del Canalone…

Vedo subito che per fortuna siamo fuori tiro ma dico: “Oh…oh!”....e sul momento mi verrebbe da dire ai tipi sopra “che cacchio state combinando?”…in effetti sono saliti un po’ tardi su un pendio un po’ a rischio ma è anche vero che una cosa del genere può capitare a chiunque in qualsiasi posto con qualsiasi temperatura…..li vedo un po’ spaventati e cerco di consigliarli su dove scendere…ma o io non vedo bene il pendio o loro non mi sentono e scendono su una linea secondo me ancora un po’ pericolosa essendoci forse ancora neve che può staccarsi sulla linea di pendenza che cade nel canalone….

Subito penso al peggio…una valanga piccola che cade dentro a un canale del genere può innescare una cosa gigantesca….anche se non sento un rumore tale da far pensare che sia successo così….ma se nel canale c’è qualcuno di certo non se la passa bene….

Mando un messaggio a Luca per tranquillizzarlo….saprò poi che hanno visto la nuvola di neve venire giù e ci immaginavano dentro…..(brivido!)

Arrivano gli scialpinisti, scambiamo quattro parole, ma sinceramente al momento non ho capito bene il loro atteggiamento…alle nostre perplessità sulla presenza di gente nel canale uno di loro ha subito risposto “non c’era nessuno, noi eravamo gli ultimi”….non capisco come possa essere così certo….potevamo esserci noi o altri che avevano fatto il giro….mah!

Loro scendono mentre noi continuiamo a preparaci, anche se lo stato d’animo è inevitabilmente cambiato….io spero che la valanga non abbia creato una superficie liscia e dura nel canale, altrimenti, vista la pendenza sarebbero cazzi amari….
Per precauzione scendo con la piccozza in mano, cosa che avrei fatto in ogni caso…
Il primo tratto di discesa (circa 80 m) è stretto e ripido (i gradi li diano gli esperti) e fare le curve è praticamente impossibile, anche perché ormai è molto scalinato

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Si arriva poi ad una biforcazione, si può scendere sia a dx che a sx, noi seguiamo le tracce (a sx)…..dopo il canale si allarga ma resta ripido per quasi tutta la sua lunghezza….e in un paio di punti spancia un po’ (ancora + ripido!) e ci sono roccioni da evitare….

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Altre foto magari le metteranno gli altri….in discesa ne ho fatte poche perché volevo uscire dal canale prima possibile…..

Tutto sommato sono molto contento di come sono sceso….sono anche riuscito a mettere a frutto i consigli di Luca Pandolfi (curve saltate il meno possibile per gestire al meglio soprattutto le chiusure in back) ma tra la condizione psichica alterata da quanto era successo e che il canale era stato molto rovinato dai passaggi e dalla valanga non mi è piaciuto molto…..se fatto con neve buona dev’essere una meraviglia……

Uscito dal canale, anche se i soccorsi erano già all’opera (assieme agli scialpinisti che avevano causato la valanga), per verficare che sotto la valanga non ci fosse nessuno ho messo anche io l’arva in ricezione e scendendo ho cercato di carpire un eventuale segnale…poi abbiamo anche aiutato il ragazzo del soccorso a tirare su la motoslitta dato che nella foga di salire si era cappottato (ci sarebbe da ridere ma non eravamo dell’umore giusto)

Fortunatamente nel canale non c’era nessuno nel momento della valanga….ma potevamo esserci io e Joseph…..si è trattato di 10 – 15 minuti di differenza….è il terzo jolly che mi gioco….dopo quella della Penia Ovest e del Cristallo…....da una parte comincio a pensare che dovrei cambiare sport…..dall’altra mi spaventa che ormai quasi quasi ste cose non mi impressionano più di tanto…..farci il callo forse non è così salutare…….

Altra cosa che ho imparato: portatevi le cuffiette per l’arva…con l’elicottero in giro non si sente + un cavolo…..

Morale della favola: anche stavolta la possiamo raccontare….ma almeno la prossima volta quello della motoslitta dopo che l’ho aiutato a rimetterla dritta mi può dare un tiro invece che farmi fare tutta la Val Venegia piattumosa a spinta per tornare alla macchina?

Altra cosa: pensate se veniva già anche il cornicione....l'ho visto dopo dalle foto.......

Indicazioni per l’itinerario
Salita: Il Canale può essere salito direttamente da Nord o ci si può arrivare dal Passo delle Farangole (come abbiamo fatto noi).
Discesa: E’ obbligata all’interno del Canale, su versante N (sarebbe NW ma è talmente incassato tra le rocce che si può considerare N).

Scheda tecnica

Caratteristiche generali: Itinerario di sci/snowboard ripido, nel grandioso contesto delle Pale di S. Martino, versante N (Val Venegia).

Gruppo Montuoso: Pale di S. Martino
Accesso: La Val Venegia è raggiungibile da S. Martino di Castrozza (strada statale n. 50) attraverso il Passo Rolle o da Falcade (A27 fino a BL, poi statale n. 203 e 346) attraverso il Passo Valles.
Itinerario di salita: Canalone dei Bureloni: versante N; oppure salita al Passo delle Frangole per versante N e accesso al canale dal versante S.
Itinerario di discesa: Canalone dei Bureloni: versante N.
Dislivello salita: se si fa la salita diretta sono circa 1300 m; con il giro dal Passo delle Frangole si scende circa 100 m che bisogna poi risalire (più fastidio il cava e metti della salita in più!) quindi 1.400 m totali.
Dislivello discesa: Canalone dei Bureloni: circa 900 m di canale e circa 300 m di bel pendio sottostante; poi 200 m di facili pendii e palloso rientro in falsopiano.
Difficoltà salita: Passo delle Farangole BSA; Canalone N dei Bureloni OSA +
Difficoltà discesa: OSA ++ (per il momento la più impegnativa che ho fatto)
Tempo di salita: Canalone dei Bureloni: 4 h o più a seconda delle condizioni della neve; per il giro dal Passo delle Farangole considerare 45 min – 1 h in più.
Periodo consigliato: febbraio - maggio
Bibliografia: Scialpinismo di frontiera – G. Sani
Cartografia: Tabacco foglio n. 22 Pale di S. Martino

Note: Itinerario di sci/snowboard molto ripido. La parte alta avrà circa 100 m nei quali è praticamente impossibile fare curve. La pendenza è sostenuta per tutta la metà superiore del canale e in due punti aumenta ulteriormente (50°, forse qualcosa di più). E’ consigliabile aspettare buone condizioni di innevamento e naturalmente la stabilità del manto nevoso.
Nel caso in cui si scelga di salire direttamente il canale può essere conveniente salire con le ciaspe lasciandole all’inizio del ripido.

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