E poi ci sono quei giorni di settembre ottobre... che uno si chiede: ma quanto czz è lunga sta estate? Basta abbiamo voglia di neve, di scivolare, basta spaccarsi le ginocchia a camminare sia in salita che in discesa... ci vuole un po' di metadone
Un mio amico ed io avevamo già sentito leggende sullo sciare sulle pietre, ma forse non eravamo ancora troppo caldi... per tuffarci in questa nuova ed emozionante disciplina.
Devo dire che con gli anni, quasi fosse destino, avevo iniziato a racimolare del materiale diciamo "antico", per quelle occasioni che non si sa mai... Ad esempio avevo tenuto gelosamente in cantina i miei vecchi Tua victor, di non si sà neanche quante mani, li usavo da piccino... 190 cm d'asse forse li usava anche gustav toeni... Poi nel 2008 avevo racimolato una tavola con una lamina staccata, aveva preso una pietra + dura di lei.
Fine settembre 2010, vivevo in Francia, trovo un autostoppista fuori Grenoble che doveva andare nella mia stessa direzione ovvero Briançon, da dove poi avrei proseguito per l'Italia. Parlando del più e del meno vengo a sapere che è uno skieur, amante della bianca, con annessa famiglia di fissati fotonici. E cosa mi dice ? "Ah giusto sabato scorso siamo andati a sciare sulla ghiaia al Col d'Izoard."
Rimango fulminato, boh neve nun c'è ne ancora, se ci riesce un francese vuoi che non ci riesca anch'io?
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Era credo un giovedì, hanno avuto il tempo di passare giusto 48h ed insieme all'altro lanzichenecco, con lo stesso tarlo nella testa.. il sabato eravamo già lì...al Col d'Izoard, pronti a scivolare su una nuova dimensione grigia e diversamente densa.
Il Colle si presenta come un immenso ghiaione di circa 500-600m di D+. La pendenza è buona sui 30°, è decisamente faticoso camminarci sopra un passo in avanti equivale a due indietro... Individuiamo una possibile buona linea di discesa nell'immenso catino lunare: una vena di ghiaia piuttosto fine con pietre non più grosse di alcuni centimetri. Lo confermano pure delle vecchie tracce a S lasciate da qualcuno (il francese aveva detto giusto!
). Capiamo anche solo camminandoci che bisogna non solo scivolare sulle pietre, ma fare in modo che un sottile strato di ghiaia più instabile ci segua durante la discesa, per dare un'idea tipo slavina lenta, così da facilitarci la curvata.
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Dopo una sfacchinata notevole, decidiamo finalmente di scendere, al più se ci piace ritorniamo dopo più in alto;
è il momento, la sensazione è strana per entrambi, la ghiaia assomiglia un po' alla neve marcia, è decisamente pesante e con lo snow le curve bisogna impostarle di forza, torcendo tutto il busto. La pendenza è sufficiente per farci scivolare, altrimenti ci si pianterebbe inesorabilmente. Ci prendiamo gusto, aumentiamo il gas, si scende decisi, basta tenere il peso leggermente indietro per evitare l'effetto sottomarino della punta. Si cade anche ovviamente, ma si scopre che più che sbattere sul duro ci si sprofonda dentro. Le protezioni si tolgono e si procede più leggeri. Il mio compare con gli sci, a differenza del sottoscritto, decide di iniziare facendo le prime curve alla maniera di Tardivel, "saltate pedalate", anche se gli stuzzicadenti da 190 proprio non lo aiutano. Migliora subito e dopo un trend simile al mio inizia a scannare il pendio con un'impostazione alla Bode a gambe larghe.
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Le salite e le discese si susseguono, alla fine ci spariamo quasi mille metri di ghiaia. La tecnica c'è si droppa pure! Sperimentiamo ghiaioni più grossi, con pezzi grandi più di un pugno, si scende sempre, forse con più attenzione.. si rischia l'incagliamento come i tempi attuali ci dimostrano
I mezzi? sono sopravvissuti, sembra impossibile ma la parte maggiormente rovinata è il topsheet più che il fondo.. Attacchi Scarponi.. soprattutto quest'ultimi (usati tipo da Buzz sulla luna) sono diventati più belli di prima. Magico effetto smerigliante. Le ossa idem, tutte intere... qualche escoriazione "da limata" sui gomiti e nulla più. YEA!
Ora la famiglia della ghiaia si è allargata, ho racimolato un altro paio di sci da 150 cm e anche qualche altro
lanzichenecco che vuole provare (tra cui osto!)...
I futuri progetti sono indirizzati verso mete Italiche, Chaberton con una discesa super estetica che finisce sopra le gallerie della strada nazionale e i pendii di Torre Germana, paradiso della pierre! Perfino mio padre mi raccontava di avventure su quei pendii... poi chissà.. la ghiaia è tutta da esplorare
PS: per ora comunque mi godo la neve che c'è qui a ouest
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