Titolo: Cima Fanton
Descrizione: Relazione della gita del 17/05/2009
E’ passata la metà di maggio ma di neve sui monti ce n’è ancora molta….dopo due we da forzato del bitume (mi è toccato andare in bici in strada per tenere un po’ di gamba) domenica c’erano condizioni buone per fare l’Antelao, ma nada compari….mi tocca un altro giro in bici su strada? Naaaaa!…gioco un’ultima carta e provo a sentire se il fortissimo Angelo (thetop) accetta la compagnia di un tavolaro…magari per fare proprio l’Antelao….da esperto lui mi dice che faranno una gita in zona ma meglio evitare l’affollamento sul Re e puntare su una cima vicina, la cima Fanton, che domina il ghiacciaio superiore dell’Antelao, molto sofferente ma ancora esistente…
all’inizio sono un po’ indeciso anche perché bisognerebbe partire alle 4.00 da sotto….ma visto che ormai avevo preventivato la levataccia ho accettato.
Con l’idea di svegliarmi alle 2.15 sono andato a letto presto ma ho dormito poco e male…ma sono riuscito a mettermi in macchina lo stesso ed ero abbastanza carico…
A Calalzo alle 3.30 mi fermano due poliziotte per farmi il palloncino….”Ha bevuto qualcosa”? mi veniva da dire “il tè per colazione”…….poi becco Angelo e gli altri che erano stati fermati anche loro…….quindi rally su per la Val D’Oten su strada molto rovinata da alluvioni, frane e valanghe ma i potenti mezzi ci permettono di arrivare a pochi metri dal parcheggio della Capanna degli alpini….
Alle 4.00 ovviamente è ancora buio…partiamo quindi per il primo pezzo con tutto sullo zaino alla luce delle frontali….meno di 100 m sopra troviamo la neve e saliamo pellando….i tre scialpinisti hanno un passo troppo veloce per me…tento di tenerlo ma non ci riesco…tra l’altro con la split ho qualche difficoltà in più….alla fine cedo e mi fermo a montare i rampanti…(pirla! dovevo farlo prima)….i tre li beccherò dopo…non posso competere con gente che di solito fa gite da 2000 e passa metri con più salite e discese….danno la merda a frotte di tutine secondo me……
Arriva l’alba e faccio un paio di foto
Incontro i due locals partiti prima di noi i quali concordano sulla disumanità del passo di Angelo…ma è bene essere veloci visto il caldo che fa e che aumenterà…
Pago un po’ lo scatto iniziale e perdo un po’ di motivazione in quanto si sale su un pendio molto rovinato dalle valanghe….spero che dopo tutto si molli un po’…per fortuna a dx vedo bei pendii che poi dovrebbero essere con firn….continuo quindi a salire recuperando un po’ di ritmo…
La vista delle montagne che emergono dal mare di nuvole ripaga della levataccia
Vedo la cima dell’Antelao e mi faccio un po’ di domande su un possibile percorso sciabile diretto dalla cima che si congiunga con i lastoni..lascio le risposte agli esperti
ma quando sarà per me il bivacco Cosi potrà anche bastare come meta….vedremo…..
I tre cyborg nella parte finale della salita: canale e poi cresta a sx…casco obbligatorio che venivano giù sassi come proiettili!
ultima parte del pendio ripido, duro e rovinato dalle rigole di scarico…tanta fatica e mi si è anche aperto un rampone in un punto balordo….con salto di roccia sotto…..per fortuna non ho perso pezzi giù ma per rimetterlo a posto mi sono dovuto scavare una nicchia con la piccozza nella neve dura….un casino!
In discesa primo pezzo ripido (ovviamente con picca in mano) molto impegnativo causa la presenza delle rigole….ho fatto qualche curva ma anche tanto derapo…gli atterraggi in back non mi venivano proprio morbidi…(rischio!!!) poi invece bei pendii su firn…in fondo inevitabilmente pappone ma con la tavola si andava bene
A metà discesa abbiamo visto l’elicottero che andava a recuperare il ragazzo morto nel Canale Oppel…triste vicenda
Indicazioni per l’itinerario
Salita: Dalla Capanna degli Alpini in Val D’Oten si sale per versante N verso la Forc. Del Ghiacciao, poi sul Ghiacciaio Superiore e poi alla cima per pendio ripido inclinato a sx. Alla Capanna degli Alpini si arriva in macchina in tarda stagione (meglio fuoristrada se la strada è in cattive condizioni, come avviene spesso) oppure se c’è neve bisogna mettere in conto un avvicinamento più o meno lungo…a meno che non si abbia una motoslitta!
Discesa: lungo l’itinerario di salita su versante N.
Scheda tecnica
Caratteristiche generali: Grandiosa gita sci/sno-alpinistica, in ambiente particolare e un po’ diverso dai soliti posti dolomitici. Opinione personale: non so perché ma al panorama di questo posto manca qualcosa…
Gruppo Montuoso: Antelao
Accesso: A27, Longarone, Calalzo, Val D’Oten.
Itinerario di salita: Versante N
Itinerario di discesa: Versante N
Dislivello salita: 1750 m (ultimi 200 m ripido e un po’ esposto)
Dislivello discesa: 1750 m (primi 200 m ripido e un po’ esposto)
Difficoltà salita: MSA fino alla fine del ghiacciaio (ma dislivello cospicuo); OSA fino in cima
Difficoltà discesa: OSA la parte alta; MSA il resto
Tempo di salita: 5 h
Periodo consigliato: di norma è una gita da stagione avanzata (aprile – maggio) ma credo che con condizioni sicure sia molto bella anche d’inverno, con i problemi di avvicinamento che sappiamo.
Bibliografia: credo sia descritta nella guida Scialpinismo di Frontiera di G. Sani
Cartografia: Tabacco foglio 16
Note: Gitona con notevole dislivello e anche sviluppo. Bella discesa. Come detto si potrebbe provare d’inverno per trovare neve migliore, con la possibilità di arrivare dagli impianti di S. Vito attraverso Forc. Piccola o anche salire dal Vallon dell’Antelao. Altre possibilità in zona sono date dal Canale Menini/Araldi (roba ripida!!!) da fare però senza rigoloni di scarico!
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