Splitboard.it

Zona: Claviere/Monginevro, Val di Susa
Luogo di partenza: Monginevro, Village du Soleil, oppure Claviere.
Quota di partenza: 1760 m.
Dislivello: 1370 m.
Esposizione: varie
Difficoltà: BS.
Fattibilità in snowboard [1-5]: 3.
Fattibilità in splitboard [1-5]: 4.
Materiale alpinistico necessario: Rampant.
Cartina: IGN 3536OT (1:25k), IGC 1 (1:50k), IGC 105 (1:25k), Fraternali Alta Val di Susa Alta val Chisone (1:25k).
Descrizione itinerario: Lasciata la vettura al Village du Soleil raccordarsi con la pista forestale che sale nel vallone del Rio Secco (Sentier du Chaberton). A quota 2100 m, nei pressi della partenza della seggiovia, svoltare a destra (salendo) verso il Colle dello Chaberton (circa 2670 m). Risalito il colle puntare all'evidente pendio finale e quindi alla vetta.
Salita: vedi sopra.
Discesa: lungo l'itinerario di salita.
Attenzione a: utili i coltelli nell'attraversamento di alcuni pendii ripidi, soprattutto sotto al colle dello Chaberton.
Bibliografia e riferimenti utili: -.

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Data: 08/04/13.
Quota neve: 1700 m.
Meteo: ottimo.
Tempo impiegato: 4 ore.
Condizioni itinerario: parte bassa trasfò, parte alta 15 cm di farina compressor su fondo duro. In discesa prestare attenzione ad alcune invitanti pietre nella zona del colle dello Chaberton e poco sotto la vetta.
Commenti: Sfortunatamente non ho fatto foto ieri perdonatemi, vedrò cosa riuscirò a recuperare dal socio della gita.

L'idea era fare il Canale Nord Est, che parte all'incirca a quota 3000 nei pressi delle casermette sotto la vetta. Si lascia la car a claviere e si scende alla belle meglio fino a Cesana o Fenils e ritorno in autostop fino a Claviere.
Partenza ad un orario improponibile con zaino riempito all'inverosimile.

Il canale l'abbiamo trovato assai magro nei primi 100 metri circa, con molte pietre affioranti e zone di terra che obbligavano il passaggio e le curve. Non avendolo risalito non ci siamo fidati a priori. La valutazione è dunque soggettiva e magari il canale, superata la prima parte, è in ottime condizioni.
Personalmente, vista la mia scarsa conoscenza del luogo, ho optato per non infilarmi nei casini.

Discesa quindi dalla normale, con bella neve farinosa in alto e leggermente più marcia dal colle in giù.

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Data: 15/03/14.
Quota neve: 1200 m.
Meteo: sereno con folate anche intense di vento da est
Tempo impiegato: 3ore.
Condizioni itinerario: neve continua dalla macchina, ancora abbondante fino al colle dello chaberton Dalla quota di 2000 circa al colle la neve si presentava molto dura (da fusione e rigelo) e lavorata dal vento. Dal colle alla vetta neve molto rimaneggiata dal vento il pendio si presentava dal compeltamente privo di neve a neve a debole coesione riportata dal vento.

Dopo il primo tentativo andato male a maggio per la fitta nebbia secondo rifiuto dello chaberton per me. Le condizioni complessive sono cambiate radicalmente nel giro di 4 giorni di evidente caldo africano e vento insistente. Sotto il colle la neve marcia del pomeriggio (vers. ovest) in diversi punti era "modellata dal vento e le tracce profonde di chi è sceso su neve umida completamente gelate. Dal colle alla vetta peggio...pendio con pietre affioranti (ma tante) o neve riportata in fase di trasformazione ma ancora crosta non portante. Quelle m**de dei rampant Mr Chomps hanno deciso che non era giornata quindi uno in particolare si è staccato 3 volte in 200 mt di dsl e alla 3° si è tranciato il leash artigianale...quindi proseguito con un solo rampant fino al colle ....poi provato con i ramponi ma la neve (e le pietre) non permettevano una logica progressione...arrivato a quota 2900 visto che il mio socio in sci era già in cima pronto a scendere ho fatto dietro front e saluti chaberton...al momento comunque sconsigliata salvo per i ripidisti che vogliano provare altri itinerari

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"Libertà l'ho vista dormire nei campi coltivati a cielo e denaro,a cielo ed amore,protetta da un filo spinato"

giusto l'altro giorno leggevo la relazione romanzata su planetmountain, affascinato dalle foto di sto canale, così diverso dai "nostri" dolomitici (che per molti versi sono molto più semplici)
comunque deve essere già pittoresco arrivare su, al cospetto delle torrette, con la neve....

ostico questo itinerario, non vuole cedere.
cmq bravi ad insistere.

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saluti!
nico