Splitboard.it

si davide,
Pensando a scarponi non race, piú che di tecnologico nel prodotto direi che é nella realizzazione: nel costo degli scarponi in plastica devi metterci il carico della realizzazione degli stampi... non credo siano proprio pochi spiccioli. Negli scarponi soft... credo che il costo sia dovuto principalmente alla manodopera artigianale per l'assemblaggio. Cmq sia 400-500 euro sono tanti (per me poco meno di un terzo della mia paga) sia per uno che per l'altro. Ció nonostante credo che il valore/costo sia tuttosommato una questione personale.

Venendo a nico: il tuo ragionamento sul costo della ricerca a me non piace molto: significa che siccome sei ad inizio produzione (e non vendi prototipi) i poveri (si fa per dire) scemi che si possono permettere di comprare i primi prodotti li puoi spennare per bene?
E poi ricerca di cosa? Capisco Scarpa/Dynafit/Dalbello/LaSportiva che vengono fuori con oggetti ricercati dal cesto "materiale difettoso" della NASA e che il mondo split pensano sia quello delle banane; ma fitwell/32/Deeluxe/Burton... Che ricerca fanno? Ricerca di mercato alla piccionaia dell'aperisnow a suon di mojito-bull&birrainplastica?

E cmq con 400 euro mi compro un bel bilico di mele (impestate) della val di non e ne ho per tutto l'inverno...
alex

La mia era sottilissima ironia. Tutto è caro allo stesso livello alex soprattutto se i soldi sono i tuoi!

Sicuramente dietro alla "plastica" ci sono dei numeri molto alti che devono andare ad ammortizzare gli investimenti degli stampi ad iniezione. La ricerca secondo me non è ancora così "tecnologica" come uno potrebbe pensare, forse la sportiva dynafit e dico forse sui carbon.
Secondo me non siamo ancora al livello di ricerca simile al modello dell'automotive che tanti di noi hanno nel sangue per studio o per lavoro. Non faccio il nome della casa, ma all'orecchio mi era giunta voce che gli ultimi scarponi da skialp di questa nota casa erano ancora fatti a suon di test e contro test. L'R&D si fermava al solo materiale da utilizzare, no calcoli strutturali o cose del genere.

PS: pensate che un convogliatore da auto di plastica rettangolare ad esempio 50*80*1cm ha un investimento per lo stampo ad iniezione di circa 50000€. Lo scarpone non so se sia più o meno facile da fare o ci vogliano più o meno matrici, dentro ci sono dei sotto squadra e forse ci vogliono delle casse d'anima oppure forse due stampi che si attaccano a mo di uovo di pasqua... fatto stà che per un'intera gamma di numeri del piedi viene già fuori una bella cifra: metti 3 tipi di collo piede (S, M, L) un 4-5 scafi inferiori raddoppiati visto l'uovo di pasqua e l'investimento arriva a più di mezzo milione... Poi di scarpone non ne fai solo uno, ma ne hai a catalogo 5/6 modelli. Per sostenere tutte queste spese non penso che bastiamo noi poveri splitboarders...

Sul soft forse non ci sono investimenti così alti, ma qualcuno dovrà pur sempre cucirlo e produrlo sto benedetto scarpone!


PPS: e perché non parlare anche dei DYNO? Ma siamo impazziti? La cosa è veramente fuori dal mondo per me che vivo nell'ambiente delle macchine utensili. Ma sti americani lo fanno su commissione con la lima a mano? E non c'è solo dyno, c'è anche Plum, e via dicendo... Sicuramente dietro c'è della speculazione o una cattiva gestione che come dice alex arriva dalla mentalità: bar birra aperitivo facciamo l'attacchino per la split dopo il mojito...

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***IN POWDER WE TRUST***
http://bonattiisgod.blogspot.it

scusa davide... non avevo colto l'ironia mi ci vogliono proprio i sottotitoli.
Tornando ai fitwell freeride: sarei curioso di provarli... magari un test ad inizio ed uno a metá stagione.

concordo alex, nemmeno a me piace l'idea ma di fatto è così.
sarebbe bello che i materiali venissero testati per almeno 5 anni con tutte le condizioni e man mano arrivassero al prodotto finito perfetti.
però dai per numeri così esigui è inimmaginabile.
tra l'altro sarebbe bello avere da Live un po' di racconto sulla nascita dello scarpone e dei vari tentativi (perchè forse hanno testato e modificato ben più di 5 anni prima di andare in commercio).
certo 400€ sono tanti, però è anche vero che c'è tanta ma tanta (anzi un abisso) di differenze rispetto ad uno scarpone soft in commercio.
salite un canale (senza nemmeno esagerare) con i backcountry ai piedi e capirete subito di cosa si parla, una sicurezza in appoggio che (personalmente) non ho mai provato.
in più quando sono andato in fabbrica, ho sbirciato un po' e non ho visto "supermacchinari sputa scarponi" ma un gran gruppo di persone a testa bassa a cucire, fare e brigare.
sono aziende che non campano certo su questi microprogettini, se non esagereranno negli anni e continueranno a far bene il loro mestiere, mi accollo volentieri qualche piccolo errore di percorso che man mano sono certo correggeranno.
già ad esempio la scelta di modificare la scarpetta e i lacci è sintomo che stanno con le orecchie ben alzate, tante aziende farebbe lo struzzo.
non oso pensare cosa voglia dire per un azienda, ogni anno cambiare materiali, apportare modiche, aggiungere o togliere.

in fondo io li cambio dopo 3 anni per aver sbagliato numero, ma come durata ed usura mi potrebbero mettere sotto terra.

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saluti!
nico

Quello che critico io non sono i 400€ in senso assoluto. Si non son pochi ma quello che mi fa un po' incazzare è che a fronte dei 400€ spesi non corrisponde una egual cura per i dettagli vedi scarpetta penosa e stringhe da scaroponcino da trekking (e altri dettagli minori)!
Come costruzione nulla da dire, due anni e sono ancora strutturalmente perfetti!

Su questo non sono molto d'accordo ma va beh magari ho avuto una impressione sbagliata io

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No Friends on a Verglasse Day

https://vimeo.com/pimar
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concordo in tutto! (il gancetto di una delle 2 scarpette mi è rimasto in mano )

Comunque, credo questo discorso valga un pò per tutti i prodotti italiani.
Volente o nolente paghi caro un prodotto tecnicamente valido, ma rifinito malamente.

Qualche anno fa un progettista di una nota casa di scarponi da scialpinismo aveva scritto su un forum che il costo degli stampi, se ricordo bene, era di circa 400/500 mila € per un modello di scarpone

Io giro con Live da un po'...e conosco la storia del progetto...che si potrebbe riassumere in..
"Tra il dire (progettare) e il fare....." sapete il proverbio no?
Penso che se non avessimo creduto nel primo scarpone non esisterebbero neanche i modelli successivi...e resta anche l'unico soft da snowalp cazzuto....li usano i big..
Anche quelli non sponsorizzati....vedete voi....quindi se ha ancora qualche "difetto" di gioventù è comprensibile....ma io non vedo alternative soft con quelle prestazioni e gli altri costano uguale o di più....l'unico modo per avere prezzi più bassi è aumentare il numero dei pezzi prodotti credo

Per quanto riguarda il rapporto prezzo materiali e stipendi capisco bene alex...io solo da poco ho entrate degne di questo nome...ma se guardiamo quanto costa una stagione invernale....non ci sono cazzi....costa tanto!

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fuggiamo dal grigio e tuffiamoci nel bianco

enry, buondí.
Sai cosa pensavo ieri? che di quei 400 euro che costa un modello 2015-16 sarebbe bello che una certa parte arrivasse nelle tasche di chi ha iniziato/creduto nel progetto.
Invece ho la netta sensazione che non sia cosí. Ancora: avrei il dubbio che nel tempo invece che diminuire/rimanere invariati i prezzi dei prodotti-prototipi aumentino.
E la qualitá? Rimane uguale, diminuisce, aumenta?
In ogni caso é un discorso un po astratto... da bar:
non ho la piú pallida idea su ció che comporta "inventarsi" un prodotto. Non ho idea del budget che ci voglia per tirar fuori dal cilindro uno scarpone da snowboard, peró c'é una vocina che continua a ripertermi che, in generale, ci sia in giro un po di quella "speculazione" che dice davide.... poca poca beninteso.


Sui dyno: nonostante sia corso a comprarli il rapporto rapporto valore / costo mi fa essere un po critico.
sul mondo sci... i numeri sono ENORMI e nonostante i 400-500 nmilaeuro per uno stampo per scarponi io -nel mio piccolo- mi sento ancora la vacca da mungere.
Ah e mi dispiace che sto discorso su speculazione si speculazione no si faccia nel thread di fitwell...

Condivido tutto, tranne la parte in cui giro con Live
però me li ha fatti provare a Vetan prima di comprarli

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Doctor cut my finger I have to race! (Troy Bayliss 2007)