No, non è questione di sensibilità, avere lo scarpone rigido ha un senso su una hard che è stretta ed ha bisogno di meno energia, anche se comunque son movimenti diversi, c'è meno piegamento-distensione che con il soft, il sandy di cui parlo è un ex atleta hardbooter, a ottimi livelli nelle gare degli anni 90 quando l'hard era ancora abbastanza importante e diffuso, quindi uno che ha le basi per dire certe cose, il senso del discorso è che la caviglia ha bisogno di flettere almeno un pò per dare l'adeguata energia da imprimere sulla lamina front, chiaro che ci vuole un certo sostegno sulla tibia, però uno scarpone talmente rigido da impedire una adeguata flessione della caviglia non và bene, gli stessi driver x e malamute hanno un pò di flessione sulla caviglia, per quello dico che ho dei dubbi sulla terza strap, non lascia movimento alla caviglia, il setup di siffredi sull'Himalaya con 3 strap e scarponi da alpinismo himalayano erano dovuti alla mancanza di un'adeguata rigidità di quegli scarponi a livello della tibia, quindi ha dovuto per forza aggiungerci una terza strap, ma immagino che non sia stata una soluzione molto felice, adesso chi fà quelle imprese utilizza di solito scarponi hard su tavole soft o hard, quindi son casi particolari a cui noi non dobbiamo dare molto peso.
Le linguette di cui parlo io nonn sono le banane gialle, di quele se ne fà poco e niente e servono solo a tenere + fermo il piede nella scarpetta, quelle di cui parlo vanno inserite fra i lacci e la linguetta della scarpetta, sono grandi + o meno come la linguetta e sono curvati.