Un giorno di freeride in Marmolada e uno di scialpinismo con condizioni di neve veramente rare sulle Dolomiti. Sabato siamo arrivati un po’ tardi a malga ciapela e abbiamo perso le prime due funivie…non è stato un gran danno visto che la regina era stata già corteggiata e sedotta il giorno prima da moltissimi amatori, e di vergine era rimasto non tantissimo, soprattutto per gli standard di questa stagione che ci ha visto più volte in prima traccia. Comunque abbiamo girato tutto il giorno trovando ancora spazi per lasciare anche le nostre firme….il gioco è stato quello di aumentare le velocità per cercare di creare l’onda di neve perfetta….e qualche volta ci siamo riusciti.
Mi viene da ridere a pensare a tutti i discorsi fatti negli ultimi giorni…grado 3 valanghe e sabato mattina la Marmolada è già tracciata al 75%...e numerosi sono i fuoripistaioli senza attrezzatura….invece di fare tanti proclami di divieti perché non fanno informazione preventiva in cima? Sabato non ho visto né controllori né informatori…
In ogni caso il grado 3 generale ci sta tutto in quanto la neve nuova, quella bella leggerissima assolutamente non lastronata e stabile (almeno sui versanti N che abbiamo fatto noi) nasconde gli accumuli della settimana scorsa, molto pericolosi…
La scelta della gita di domenica è stata quindi difficile…in un primo momento avevo pensato a una semplice escursione in zona Dolomiti di Sesto, con possibilità di varianti più interessanti e di documentazione fotografica per future gite più impegnative….ma passando sotto al Pelmo abbiamo visto la val d’arcia in ottime condizioni, con solo una traccia di salita (questa volta finalmente fatta bene, tante inversioni strette sul bordo della frana) e due di discesa…chi sarà stato a farle? È stato un azzardo? E che fatica deve aver fatto….
Valutando la possibilità di sfruttare la traccia relativamente sicura per arrivare almeno al cambio di pendenza e magari fare due giri là domenica mattina ci siamo trovati al parcheggio “freezer” anche con Franco e Marco (forti alpinisti sempre più contagiati anche dalla voglia di scialpinismo e neve fresca). Durante la salita abbiamo potuto constatare la qualità della neve, leggerissima e non ventata, il massimo!...abbiamo quindi seguito la traccia fino in cima alla Forca Rossa, senza mai avere brutte sensazioni sotto alle pelli…solo un appunto a chi ha tracciato sabato….tutto bene tranne il traverso sotto le pareti per entrare nell’ultimo canale…..io come già detto più volte avrei fatto la traccia bassa e poi altri zig zag stretti da sotto al canale….ma davanti a noi erano passati altri tre, neanche troppo distanziati fra loro, quindi noi ci siamo fidati a passare uno alla volta, ma bisogna ammettere che il passaggio era a rischio…
Nel canale della Forca Rossa nessun problema di neve instabile, solo alcuni metri di fondo duro che ha costretto me e Pietro a montare i rampanti (precauzione di troppo, erano solo 4-5 passi ma temevo di più e non avevo voglia di tribolare). La discesa è stata fantastica, anche più di 30 cm di polvere dalla cima alla fine del ghiaione….e il grande pendio della val d’arcia fumato in sole 4-5 curve…..finito troppo presto…..quindi….altro giro…vediamo fin dove abbiamo voglia e gambe….
Luca e Pietro lasciano, noi vogliamo raddoppiare…..io e Marco arriviamo in cima al cambio di pendenza con meno fatica di prima (grazie alla miglior traccia, ma anche perché lui è allenato e anche io non mi lamento, sto entrando in forma, sono contento, 1600 m e mi sento molto bene) e si potrebbe tornare fino in cima….ma Franco preferisce andare verso panini e birre e noi lo accontentiamo…ci spariamo di nuovo il grande pendio, stavolta faccio 2-3 curve in più, sennò il divertimento dura troppo poco….
In fondo cerco qualche saltino ma ne becco uno male e faccio un bel ribaltone con botta alla schiena e perdo anche una lente degli occhiali, che miracolosamente ritrovo subito…
Ma adesso viene il “bello” della giornata….arrivati al parcheggio, dove c’è il solito pubblico di gitanti della domenica troviamo due carabinieri che ci dicono: “Non sapete che non si fa fuoripista perché c’è pericolo valanghe?.....che poi scattano le denunce?.....e non pensate alla vita dei soccorritori se devono venirvi a cercare?”
Noi, allibiti dalla situazione, cominciamo a discutere portando i soliti, triti e ritriti argomenti a nostro favore….spiegando che siamo a conoscenza di tutto, che capiamo anche il momento particolare, la proposta di legge, i pareri del CAI, del soccorso alpino, delle guide ecc….per fortuna la discussione si fa rilassata ma ci rendiamo conto di avere di fronte due pubblici ufficiali che hanno recepito un messaggio di un certo tipo e sono già “sul piede di guerra”…..poi figurarsi i commenti della gente al parcheggio….
Stiamo parlando di una gita di scialpinismo, lontana da impianti o altri mezzi di risalita, abbiamo fatto 1600 m in salita con le nostre gambe e poi siamo scesi, il tutto in un ambiente naturale libero e non controllato…..certo siamo consapevoli del rischio che abbiamo corso, ma abbiamo fatto le nostre valutazioni….se avessimo avuto il minimo dubbio sulla stabilità della neve e dei pendii avremmo girato subito i tacchi, come è già successo più volte anche quest’anno…..
ho chiesto ai carabinieri se fosse successo qualcosa in zona….se fossero là perché chiamati da qualcuno…..loro han detto “no…siamo solo venuti a vedere…..” (qui ho qualche dubbio….)
Insomma è incredibile….si è creato un clima di terrore e di criminalizzazione…..non so come evolverà la situazione ma la vedo grigia……mi viene sempre più voglia di diventare un eremita anarchico….
Comunque..... le foto
Sabato in Marmolada:
Finalmente c’è il sole…… Pietro imita una stella cometa


Joseph si impegna nonostante il mal di schiena

Che va curato con il nuoto

Comincio a divertirmi

Continuo

Finchè trovo l’onda perfetta


Un grazie a Pietro che mi ha fatto queste bellissime foto
Domenica in Forca Rossa:
Salita


L’essenza dello sci/snow-alpinismo

Pietro scende il canale della Forca Rossa con più di 30 cm di polvere tipo Utah
