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MessaggioInviato: 18/01/2010, 12:39 
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Località: Dolomiti (ogni tanto anche altri bei posti con belle montagne alte piene di powder)
E’ un ottimo gennaio in Dolomiti, come del resto succede negli ultimi anni…bella neve, poco vento (non diciamolo due volte) e freddo…già domenica scorsa le condizioni erano ottime e il pericolo valanghe sembra si sia abbassato molto, dopo i disastri post-natalizi…
Obiettivo di sabato è stato il Sella, con un programma di massima ma da definire sul posto, in base alle condizioni….
già alle 8.00 eravamo ad Arabba (in anticipo! Miracolo! Tanto poi c’è sempre qualcosa/uno che fa tardare…) e abbiamo potuto vedere che la Val de le Fontane non era nelle condizioni sperate (tanto per cambiare…)….e abbiamo anche valutato che se volevamo fare la Val Setus avremmo dovuto andare direttamente là….al limite se ci fosse stato tempo si sarebbe potuto provare una Val Litres (mai fatta)….
Compari di giornata Luca (lukpino, per noi “Pinna”) e Joseph, con raffreddore e racchette dimenticate (fate santo il ragazzo del bar del Pordoi!!)
Al parcheggio del Pordoi abbiamo incontrato i fassani che andavano a fare la Val mesdì e i ragazzi di http://www.crazyforfreedom.it con la nostra stessa meta…
Per arrivare al rif. Boè mi sono lasciato tentare dalla traccia alta, ma ammetto che è stato un errore, verso la fine la neve era parecchio lastronosa e ci si mette lo stesso tempo della bassa, almeno con le pelli montate…
Sfruttando una traccia preesistente verso la sella del Pissadù (che poi continuava su tutto l’altopiano, ma si vedeva anche che l’autore della stessa era tornato sui suoi passi) siamo andati a vedere i canali alti che si immettono nel vallone omonimo…trascurando la Val de Tita, spesso ventata e con rocce affioranti….
il primo canale, abbastanza largo, aveva un aspetto abbastanza pericoloso…abbiamo quindi proseguito lungo la cresta per trovare l’altro canale, più stretto ma secondo me percorribile, previa discesa del primo (o dei primi due) con l’assicurazione della corda….(tra il largo e lo stretto ce ne sono due strettissimi, non credo sciabili)…ma Joseph non se la sentiva e gli altri avevano puntato direttamente all’accesso classico….
Passati quindi per primi abbiamo fatto la prima traccia nel facile ma suggestivo Vallon del Pissadù, osservando l’accesso alla Val Culea (parte alta), non molto invitante in quanto piena di neve e in pieno sole….nonostante i -10 °C i canali esposti a sud erano soggetti a temperature elevate…
Rimpiangendo un po’ la scelta di non aver fatto il bellissimo canalino siamo scesi comunque su ottima farina fino al rifugio Pissadù….avendo la tavola preferisco sempre fare qualche curva in più e risalire piuttosto che diagonali faticosi e pericolosi…
Per arrivare al canale di accesso della parte bassa della Val Setus non abbiamo ripellato/rimesso le ciaspe….risultato molta fatica per pochissima strada…
Il canale del sentiero estivo (ferratina) sembrava ben innevato, ma visto che eravamo venuti per sciare e non per impelagarci in cose ripide (già dato!) abbiamo continuato verso il canale invernale classico, dopo la teleferica…
Di solito l’accesso al canale avviene con un traverso un po’ esposto….con le condizioni di sabato (prima traccia su circa 20 cm di farina e sotto ancora neve morbida) abbiamo preferito risalire ancora un po’ per prendere il canale dall’alto e poter posizionare un punto di assicurazione per i primi…guadagnando così anche altre 3-4 curve…
I primi due (uno dei ragazzi di crazy e io) sono scesi assicurati per verificare la stabilità del pendio e dell’ingresso del canale che del resto non presentava nessun problema, anzi era una vera goduria, farlo con la corda ha tolto un po’ di piacere….
Per la cronaca abbiamo usato una tavola come corpo morto e unito il kevlar 50 m dei ragazzi di crazy alla mia cordina 30 m 8 mm…
Già dopo le curve del primo gli animi di tutti si sono rasserenati (posso capire che chi non è molto abituato vedere cose come corde e moschettoni possa incutere un certo timore…) e ci siamo lanciati in una delle più belle discese delle Dolomiti, per di più con 20-25 cm di neve fredda e farinosa e in prima traccia…
Purtroppo non so cosa ho combinato con le foto ma non le trovo più, ma di sicuro Joseph e gli altri ne avranno fatte di più belle…
Una delle cose più emozionanti della Val Setus è che percorrendo la parte finale sembra di planare sulla pista e sulla strada del Passo Gardena…tra gli sguardi attoniti dei pochi pistaioli che si sono accorti del nostro arrivo….peraltro accompagnato da urla di giubilo….
Arrivati a Corvara era troppo tardi per provare una Val Litres (in direzione della quale c’era una traccia) e ci siamo limitati al fuoripista dal Vallon al Campolongo…non mi ricordavo che c’era la possibilità di scendere direttamente a dx verso arabba, peccato, ma forse aveva preso parecchio sole…..
Per tornare al Pordoi ancora un ultimo fuoripistino carino (che noi chiamiamo “dietro l’angolo”….nomignoli inventati da noi annissimi fa….) e poi gran panini e birre al Passo dove abbiamo ritrovato i fassani

Domenica dove andare vicino a casa se non in Forca Rossa (del Pelmo)?
Agli amici di sabato si sono aggiunti Antonio (windsurfer e scialpinista amico di Joseph) e Lorenzo (il mio cugggggino, quello che scia BENE!!!!)
C’era anche l’ipotesi del canalino che scende dalle crode di Val D’Arcia verso i pendii della Forcella Forada, pertanto abbiamo portato via un po’ di materiale in più (è l’anno delle manovre!)…
La salita è stata complicata da una traccia da rifare completamente (poi vorrei capire come mai vado più forte io con 5 kg per gamba tracciando che i miei amici con gli sci leggeri in traccia……) in quanto quella preesistente si svolgeva metà nel canale della fessura (notoriamente soggetto a scaricamenti continui) e metà nell’ampio pendio…dal quale era già venuto giù un bel lastrone e non era certo sicuro al 100%
Vabbè…ho tracciato stretto sul crinale (tutto allenamento) e poi siamo andati verso la Forca Rossa (facendo la traccia bassa!!!!! Che alta non serve a niente!!!!), incontrando un solitario (!) di nome Loris che scendeva…era arrivato a circa 150 dalla forcella ed era tornato indietro perché c’erano un po’ di lastroni…(io mai e poi mai sarei andato là da solo….)
Vedendo le tracce vecchie che salivano a dx della forcella, finendo sotto le rocce e poi tornavano indietro, ho pensato che veramente i salitori dei gg precedenti non solo avevano tracciato da cani ma non sapevano proprio dove stavano andando….boh?
Noi abbiamo scartato l’idea del canalino (accesso ripido, probabilmente non sicuro…e con la neve che c’era secondo voi vado a fare robe strette?????) e continuato di poco la traccia del solitario, verificando in effetti la presenza di alcuni accumuli e di una crosta da vento abbastanza brutta….siamo quindi tornati indietro a 100 m dalla forcella….conoscendo la storia del posto è stato giusto essere prudenti…
La discesa è cominciata nel migliore dei modi, con bellissimi curvoni veloci su ottima farina, anche più spessa di quella trovata in val setus…

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Viste le condizioni forse non del tutto sicure del grande pendio sottostante abbiamo optato per una linea sui crinali di dx (scendendo), sapendo di dover rientrare nel pendio nei pressi di un grosso roccione con alcuni piccoli larici (continuare tutto sulla dx è possibile solo in condizioni di innevamento molto abbondante, oppure calata finale o un bel saltone)…

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Era la prima volta che facevo questa linea, interessante ma molto meno divertente dei curvoni a mille che si possono fare sul pendio, comunque l’importante è scegliere sempre la traccia con prudenza…

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Insolitamente la parte destra in basso del pendio era duretta, molto meglio a sinistra…
La parte bassa aveva (ha) neve talmente bella

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che anche se prima poco convinti Joseph e Antonio hanno accolto la mia idea di ripellare fino al cambio di pendenza e di scendere vicino alla traccia di salita, dove c’era la neve migliore…
Con la traccia fatta abbiamo fatto presto a risalire e ci siamo sparati un inizio su crinalino

Immagine

e poche curve ma belle larghe e veloci con anche parecchi saltini divertentissimi in neve da favola, fino al parcheggio, dove anche qui abbiamo trovato spettatori…(bisognerebbe far pagare il biglietto?)

Speriamo che le condizioni non cambino troppo (ma se viene un po’ di neve meglio!) per fare altre belle gite nei prossimi we!

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Ultima modifica di enrysno il 18/01/2010, 17:44, modificato 2 volte in totale.

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MessaggioInviato: 18/01/2010, 14:27 
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Alè! che posto... se ne parlava l'altro giorno di spararsi almeno un w-e a zoldo quest'anno..

braui

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Località: Dolomiti (ogni tanto anche altri bei posti con belle montagne alte piene di powder)
avrò perso le foto della setus (pirla!) ma ieri ho fatto 3 (come direbbe flanders) videini stupidini ma carini e li ho anche sistemati con la musica (oddio non è che ho lavorato chissà che eh)







non mi ricordo più come si mettono direttamente...uff sta tecnologia!

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Ultima modifica di pietro il 18/01/2010, 21:10, modificato 2 volte in totale.
Faccio io :-)


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I video sono protetti, devi sbloccarli.

Belle gite e belle foto :beer:


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bella enry...
si capisce che conosci a mendito le tue montagne :saggio: :saggio:


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e come si fa a sbloccarli? a me dice che sono loggato su vimeo quindi li vedo...

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MessaggioInviato: 19/01/2010, 14:37 
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Io non ho un account Vimeo e non li vedo. tTa le opzioni non c'è un "rendi pubblico" o simili? Altri video di Vimeo li vedo senza problemi.


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MessaggioInviato: 19/01/2010, 14:49 
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Località: Dolomiti (ogni tanto anche altri bei posti con belle montagne alte piene di powder)
trovato
adesso li dovrebbero vedere tutti

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Grande Enry :Thumbup:


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Belli!

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