Bellissima gita oggi a Sella Nevea.
Stjefin ed io con la splitboard, Martina con le ciaspe e Marco con i dynafit.
Decidiamo di salire verso sella nevea, dovrebbe aver fatto qualche cm (ha nevicato al mare ma da noi solo uno spruzzo...), ma le previsioni meteo danno temperature bassissime e forte vento.
Scartiamo un classico itinerario e sella prevala completamente in ombra

per salire sul versante opposto della valle precisamente a Forca de la Val, l'itinerario è esposto a sud e un bel sole ci fa ben sperare.


I -13° del parcheggio rendono difficoltosi i soliti preparativi (grande idea montare le pelli al caldo di casa...), un mio bastoncino telescopico non vuole sapere di aprirsi ma il buon Marco ne ha una coppia di scorta

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Si sale per poco lungo una pista chiusa poi si taglia verso dx dentro il bosco in una bella e poco pendente strada forestale. Con le split viaggiamo bene, la temperatura è gradevole.
finita la strada si giunge ad una casera

e dopo qualche albero si apre davanti a noi il vallone.



Salendo è un'emozione vedere gruppi di camosci e stambecchi che si arrampicano su pareti impossibili




Davanti a noi una decina di scialpinisti salgono veloci, la traccia è "strettina" e con le split ci stiamo appena dentro. Incredibilmente si sale con intimo e pile leggero e il vento è assente.La neve a tratti è molto dura e le diagonali quasi senza traccia, montati i rampant si sale molto bene anche in questa situazione, un po' meno la ragazza che voleva farsela tutta scivolando...
Martina lamenta mal di schiena e lo zaino carico di tavola non aiuta di certo, decide di scendere e aspettarci alla casera.


I miei compagni sono più avanti e spero decidano di fermarsi in un pianoro sotto la forca vera e propria, tanto la neve è leggermente trasformata ed in alto si vedono anche affiorare alcune rocce. Fortunatamente li trovo rilassati al sole appena scollinato. Nessun rimpianto per non aver raggiunto la forcella, saremo 100-150 mt di dislivello sotto ma la neve non invoglia e le gambe nemmeno.



Ci prepariamo per scendere, A fuoco scendiamo tenendoci a destra, Stefano salta su un cambio di pendenza e a momenti sale in braccio ad un tipo che saliva a piedi
Incontriamo neve più bella mano a mano che scendiamo, ma nel frattempo salta fuori anche qualche sasso e bisogna stare molto attenti, qualche rumore losco lo sentiamo ma le solette hanno resistito bene! Raggiungiamo la casera dove Matina infreddolita ci aspetta, dopo poco arriva Marco e riprendiamo la forestale aiutandoci coi bastoncini visti i continui saliscendi.
Alla fine le gambe chiedono pietà ma siamo ormai arrivati al parcheggio.
Una buona birra ed un piatto di polenta e frico hanno placato una fame incredibile.
scheda itinerario