Trittico Lombardo-Svizzero: S.Matteo (senza cima), S.Gian, Palù
Un’altra grande trasferta di 3 giorni ben azzeccata! Partenza venerdi sera con live (
http://www.livebackcountry.com), pernottamento in furgone al ghiacciaio dei Forni. Doveva venire anche Poz ma non è riuscito. Sabato gita senza una meta precisissima….le idee erano Punta Cadini…o S. Matteo o Tresero a seconda del pendio che ci sarebbe piaciuto di più
Sul ghiacciao, con lo sfondo del Tresero,

molti gli scialpinisti che si sono divisi il ben di dio che c’è da queste parti
la Nord di P. Cadini sembrava in condizioni

ma era senza tracce….e con poca esperienza del luogo ci siamo chiesti se valeva la pena fare tutta quella fatica per una discesa alla fine non così lunga che forse non si sarebbe potuta fare…..quindi siamo tornati sulle tracce della salita verso Punta S. Matteo,


che abbiamo seguito fino a 50m dalla cima perchè si sono chiuse le nuvole, eravamo stanchini e la neve di quel tratto non era da urlo…quindi non essendo fanatici della lotta con l’alpe siamo scesi…il primo tratto con poca visibilità quindi poco divertente…poi abbiamo aspettato una piccola schiarita per fare una bella linea su un pendio vergine,

raggiungibile da una crestina. Rientro tutto sommato meno peggio di quanto pensassi….si andava avanti anche sul piano senza spingere, ma in basso c’erano molti sassi e un avvicinamento così lungo non è il massimo da rifare a breve
Domenica siamo riusciti a organizzarci con Poz per fare il Piz San Gian in zona S. Moritz, una bella gita, anche se piuttosto tracciata….ma c’era un bel canalino vergine

che non ci siamo lasciati sfuggire

La salita

Prima traccia nel canalino, gentilmente (o per altri motivi?

) concessami da Poz

E altri spazi senza tracce

Lunedi gitona! Piz Palù (Gruppo del Bernina) in ambiente glaciale (tanti crepacci!) e bellissima neve! Salita con funivia al Diavolezza, discesa sul ghiacciaio e salita prudentemente legati in cordata da tre, visto che i report e le guide parlavano di parecchi crepacci e ponti….in un punto con un passaggio obbligato di un crepaccio piuttosto largo è stato messo un ponte di legno abbastanza adrenalinico da passare!




Passaggio ripido su ghiaccio

Salita finale su pendio ripido

Bellissima la cresta finale con vista sul pendio nord molto ripido che invoglierebbe….se non fosse che sotto c’è un seracco altissimo e un terminale largo come un canyon!
La discesa non si fa proprio dalla cima (ce n’è più di una e si possono raggiungere percorrendo la cresta….per i dettagli chiedete a Poz….non ho studiato! ma tanto per cambiare mi interessava il pendio e non la cima….) ma siamo riusciti a scendere il pendio ripidino in alto in ottima polvere, anche se qualche grattata al ghiaccio l’abbiamo data…


Discesa sul percorso tracciato, molti punti obbligati per via dei crepacci ma anche parecchi spazi liberi



A causa dell’ora tarda, delle non buone condizioni del ghiacciaio in basso e il furgone parcheggiato alla funivia abbiamo nostro malgrado scelto di ripellare alla funivia….ultima faticaccia sotto un sole cocente ma che ha fruttato alcune foto molto belle



Discesa finale in pista con i ragazzi del soccorso piste e un labrador che correva a mille giù per la pista!