Se penso che per poco non partivamo neanche.....
Fortunatamente Joseph è rinsavito all'ultimo momento e mercoledi sera ci siamo messi in viaggio alla volta di Pragelato, per sciare/surfare a Sestriere con Federico (Fede xxx su
www.splitboard.it) giovedi, visto che molti ci avevano consigliato questa meta.
A Sestriere c'era parecchia neve e le prime ore sono state molto buone, ma ho fatto poche foto e dopo mezzogiorno l'appesantimento della neve ha raggiunto
livelli improponibili, in un bosco abbiamo anche rischiato più del dovuto e siamo incappati in valanghette di neve pesantissima che potevano fare anche danni maggiori
Un'unica foto che riassume le buone condizioni della mattina

Dopo mezzogiorno incontriamo i toscani Franco e Luca (già compari di gite dolomitiche) e Francesco dall’Umbria.
Durante l'apres ski i locals hanno convenuto con noi che la carta La Grave poteva essere buona.....anche perchè per noi sarebbe stata la prima volta alla
"mecca"...e poi avevamo la mappa delle discese discegnata da Federico sulla tovaglietta del bar...quindi eravamo a cavallo!
Punto d'appoggio è stato il Gite Le Rochers e il sottostante bar Macoomba, un vero e proprio covo di pazzi scatenati.....l'emblema del posto è una mercedes
anni 60 di un improponibile rosa shocking e i sedili zebrati...

dentro al bar tavole a coda di rondine e da surf, juke box anni 60 e come in tutti gli altri
locali del posto le tovagliette riportano le foto di ragazze freerider nella polvere delle discese locali
Mattina di venerdi: non avevamo grandi speranze di trovare supercondizioni, girava voce che i francesi andassero a Sestriere perchè da loro c'era meno
neve....e in effetti era così....sotto i 1.800 c'era ben poco, ma ormai eravamo là e l'esperienza sarebbe stata comunque utile
Arrivati all'impioanto alle 8.30 (mezz'ora prima dell'apertura secondo la gestrice del gite) vediamo invece parecchio movimento, tanto più che in Francia
non c'era ponte.....ma sapevamo anche che il posto attira sempre e comunque grandi quantità di freeriders
Perso un tempo inenarrabile per fare gli skipass (ancora con lo spago!) non siamo certo saliti con il primo grappolo di cabine (mai visto un impianto del
genere!) ma davanti non avevamo comunque molta gente
In cima abbiamo visto che qualcuno saliva subito verso il punto di accesso del Pan de Rideau, una delle discese più interessanti del luogo, che però richiede un traverso (T) "un po'" esposto, oltre a un pendio (P) abbastanza ripido e il passaggio del crepaccio terminale (C)

Noi eravamo carichi per farla, ma vedendo che non ci andava molta gente abbiamo scelto di salire fino in cima con lo skilift che stava aprendo in quel momento per farci un paio di giri in alto, dove si vedevano immense distese di neve fresca immacolata
Mentre facevamo la coda allo skilift abbiamo conosciuto per caso Luca Baraldi, detto "Lungo", un personaggio incredibile, che fa il maestro di sci e di snowboard a Des Alpes, il quale, contento di trovare degli italiani ci ha portato a fare dei supercurvoni su un pendio fantastico

In primo piano “Lungo”…

andate a vedere il suo sito
www.lungostyle.com e avrete un’idea di che tipo sia!
Dimenticavo…dalla cima dello skilift si vede bene il M. Bianco…ma c’era talmente tanta fotta che non ho fatto neanche una foto!!!!
Siamo poi rientrati alla stazione intermedia, facendo pendii già piuttosto tracciati ma comunque divertenti e in un ambiente favoloso
Ritornati al Col des Ruillans siamo saliti anche noi per il Pan de Rideau, è breve ma forse conviene portarsi le pelli…..sti francesi fanno tutte le salite a piedi anche fino all’anca!

Il traverso come previsto faceva più impressione da sotto che da sopra….in ogni caso nessuno di noi l’avrebbe mai aperto…..ma adesso c’era una bella traccia…..
In snowboard non è molto agevole, soprattutto per i goofy (come me) che sono costretti a farlo in switch…..in ogni caso si fa con una (o meglio 2) piccozza in mano e ci si aiuta parecchio con le braccia per spostarsi
In foto un local che è passato prima di me,

lui aveva due piccozze, io una sola ma non ho avuto molti problemi, la neve era morbida….anzi mi sono preoccupato che non si muovesse niente visto che con la mano sinistra (senza picca) affondavo parecchio…..ma gli esperti dicono che là non stacca……sarà…..gira anche voce che i primi testino la tenuta del traverso lanciando grosse pietre….se è vero sono veramente fuori!!!!!
Giusto per vostra informazione il canale/baratro che c’è sotto il traverso, quando si copre di neve lo sciano!
Dopo il traverso c’è un pendione ripido ma sciabilissimo

In fondo al quale si passa il crepaccio terminale, nessun problema ma bisogna comunque stare attenti a dove si va
Da qua in giù non c’è più niente di difficile ma si scia in mezzo a crepacci e seracchi, quindi bisogna stare sempre attenti
L’ambiente è grandioso e la discesa bellissima





In qualche punto i primi scesi avevano staccato qualche lastrone, anche non piccolissimo….pare che qui sia la norma…..lo stile e la velocità dei primi erano in linea con quelle che si vedono nei video dei pro….in ogni caso…come a Chamonix…..”son tutti matti!”
Dopo la fine della prima parte ci siamo tenuti sulla destra con una brevissima risalita per trovare ancora bei pendii da tracciare

In fondo siamo finiti su stradine con poco fondo e parecchi sassi e fango, ma dopo una discesa del genere chisseneferega!
Potrebbe sembrare poco 2 discese in un giorno ma per noi era sufficiente, dovevamo fare altri 2 giorni e avevamo in programma gite con anche salita…bisognava organizzarsi…..l’unico che ha fatto un terzo giro mentre noi siamo stati al sole del parcheggio in maglietta a bere birra è stato Joseph
La serata a La Grave è finita inevitabilmente a grappe, anche perché le previsioni per l’indomani non erano ottimali
Fine prima puntata
Dove saranno andarti poi i nostri eroi?
Non perdete la seconda puntata, a breve su questi schermi!