Dopo l'esperienza di due anni fa, che ci era costata molta fatica e aveva fruttato solo una discesa ripida e su neve piuttosto dura, avevo pensato che non sarei tornato tanto presto a fare il Canale N del Sassopiatto.....
ma una serie di fattori mi hanno portato a rifare questa gita....
prima di tutto le previsioni del tempo, non buone....che hanno anche fatto saltare un eventuale miniraduno dolomitico...
la speranza era che in un canale almeno avremmo avuto qualche punto di riferimento per ovviare alla scarsa visibilità
l'altra idea era di rifare un altro canale ripido, quello dei Bureloni, ma alla fine con Luca (live) abbiamo deciso per il Sassopiatto, dove speravamo di trovare un tempo meno peggiore e meno tracce
Questa volta siamo partiti da M. Pana, cannando completamente l'inizio della gita tagliando per il bosco per evitare una noiosa camminata sulla strada ghiacciata e percorsa dallo skibus (che si fermi al bivio per la salita ? mah!) tra M. Pana e Saltria...risultato un'ora persa e fatica inutile....
arrivati finalmente sulla traccia giusta abbiamo visto che il canale era tracciato ma non troppo e non si vedevano tracce di salita....sembrava che tutti fossero saliti dalla ferrata e non dal basso
in zaino avevamo di tutto e di più quindi anche noi siamo saliti verso il Dente per provare questa salita, che nel libro di Gallo viene descritta in un modo che fa pensare a chissà quali difficoltà alpinistiche
In salita nei pressi del Rif. Vicenza

la salita nell'anfiteatro M del Sassolungo-Sassopiatto si svolge in un ambiente talmente bello da togliere il fiato e i giochi di luce offerti dalla giornata inizialmente nebbiosa hanno contribuito allo scatto di queste belle foto


La fortuna poi ci ha assistito e gli dei dolomitici ci hanno regalato qualche ora di sole

la parte ripida della salita si è rivelata molto più semplice del previsto, la temuta ferrata si riduce a due canalini ripidi uniti da un traverso esposto,

nessun problema con le condizioni che abbiamo trovato....abbiamo usato solo i ramponi (non indispensabili con scarponi da ski-alp o suola alp) e la piccozza solo per sicurezza
di sicuro con nevi non assestate il traverso non si può fare....c'è il rischio di cadere giù da una parete molto alta! i canalini sono esposti a S, il traverso a E quindi da adesso in poi sarà facile trovarli induriti e/o ghiacciati
la salita in traversata è anche molto meno faticosa della risalita del canale da N, oltre che molto più panoramica
Anche la discesa è stata molto più bella dell'altra volta...la parte stretta era tracciata ma morbida,




la parte larga offriva ancora ampi spazi da tracciare




l'uscita non ha comportato grossi problemi, solo un gradone di mezzo m da arrampicare in discesa