Sabato e Domenica due giornate stupende, prima uscita pratica del Corso SA2 di Vicenza con snowboardalpinisti. Due giornate stupende e due gite relativamente impegnative se prese singolarmente, fatte nello stesso weekend diventano abbastanza difficili per via del dislivello..
Sabato: destinazione Cima Ziolera 1100mt di dislivello.
Giornata stupenda, partiti la mattina da Malga Baessa con un bel vento freddino ma nemmeno una nuvola in cielo. Il passo non è dei più veloci ma si sale nel bosco abbastanza agevolmente. Arrivati nei pressi di Malga Ziolera ci coglie un caldo (fin troppo!!!) sole, che oltre a costringerci a toglierci quasi tutti gli strati di abbigliamento, causa un veloce scioglimento della neve che forma uno zoccolo strepitoso sotto le mie pelli e sotto le ciaspole dei compagni di gita..
Si soffre fino alla omonima forcella, da dove finalmente inizia a tirare una leggerissima brezza (prima calma piatta) e dove ci si toglie la tavola per mettere i ramponi e percorrere la cresta finale:

Arrivati in cima dopo aver sofferto ancora molto caldo possiamo ristorarci sotto la croce, e osservare il vallone powderoso di discesa già ravanato dagli altri gruppi di sciatori del corso

Nonostante tutta gli sciatori passati prima di noi siamo riusciti lo stesso a fare le nostre belle tracce di discesa in polvere (di cui non ho foto!) e con bella discesa su neve trasformata siamo tornati alla macchina seguendo infine la strada che porta al passo Manghen.
Domenica (dopo il solito festone in rifugio la sera prima) ci aspettava forse la più bella gita del gruppo dei Lagorai: Cima d'Asta.
Partiti presto a camminare (ci aspettavano 1500 mt di salita!) siamo saliti su neve cementata, dove ho avuto parecchie difficoltà di tenuta sia prima di mettere i rampanti (cosa che non ho tardato a fare) sia dopo nell'attraversamento di un paio di "vecchie" valanghe diventate cumuli di neve durissima che anche con i rampant si faticava..
Con questa situazione neve nemmeno a dire che i miei allievi con le ciaspole filavano via come treni, così che io ho dovuto attardarmi per riuscire a progredire con il bel risultato che non sono più riuscito a riprenderli

se non a poche centinaia di metri dalla cima (non volevo ammazzarmi di fatica solo per riprenderli, tanto erano al sicuro con altri istruttori!

Finalmente arrivati sotto al Canalone dei Bassanesi

iniziava la parte di salita più divertente, e così, sci (tavole e split) in spalla si sale velocemente fino alla cresta finale che presenta belle pendenze iniziali sui 45/50°

fino ad arrivare all'aerea (domenica non tantissimo vista l'enorme quantità di neve che c'era in vetta!!) cresta finale giusto prima della croce:

E in vetta la sorpresa! Ho rotto il perno voilè dell'attacco posteriore!!!!

Già con i primi dubbi sui rischi che comporta la discesa con un attacco senza perno non perdo tempo, metto l'attacco rotto sul piede anteriore meno sollecitato e iniziamo la discesa sull'altro versante. L'attacco non si muove, almeno non ora! Il pendio di discesa presentava la prima parte sui 35/40° e neve dura, "Buona per testare l'attacco" dico io!!! O la va o vado giù a rotoloni per un centinaio di metri... E' andata!

Poco dopo era necessario ritornare a una forcella per riprendere il vallone di salita, anche questa molto divertente:

Da qui è stata una lunga e bella discesa su neve dura con un primo strato di trasformata, divertentissima da sciare (non come un metro di powder ma ci si accontenta!!) fino quasi alla fine dove causa l'ora (ormai era primo pomeriggio!) il caldo aveva distrutto e sciolto la neve diventata pesantissima e quasi difficile da surfare..
Poco male! Ormai eravamo praticamente alla fine!
Gran weekend e due giornate mitiche! Non saranno le nostre Dolomiti, ma gite belle se ne trovano anche nei posti meno conosciuti!
Altre foto qui
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