sabato col compare Stefano abbiamo deicso di andare a fare il vallone della Cjanevate.
La giornata si preannuncia serena, il bollettino è tranquillo, manca la fresca ma almeno il paesaggio sarà stupendo.
Alle 8.30 partiamo dal 3° tornante della strada di passo M.te croce (1000 mt), il primo pezzo è tutto su strada forestale, seguendo le indicazioni di amici tagliamo per il bosco fino al pianoro davanti alla casera Val di Collina.



La Creta di Collina scesa da De Crignis vista da di fianco non incute lo stesso timore che vista frontale, prima o poi....


La temperatura è gradevole, ci sono diverse tracce e iniziamo a vedere la parte di itinerario che andremo a percorrere. è un macello, tutto trifolato, il caldo e l'esposizione a sud poi non aiutano...

Giriamo lo sguardo a sinistra e notiamo tutto il costone del Floriz in ottime condizioni. Non ci pensiamo 2 volte e lo puntiamo. L'esposizione NE poi ci garantirà neve migliore speriamo...

Proseguiamo lungo la strada che porta alla Casera Plotta e poi devieremo verso sinistra oltrepassando il rio collina, è un lungo avvicinamento su strada forestale, spesso su scariche del pendio soprastante, ma di neve a sud non ce n'è molta...


Scorgiamo il rifugio Marinelli e la salita al Pic Cjadin che sembra quasi lo Zoncolan da quanto è tracciato...

La vista su Coglians, Cjanevate e Plotta è qualcosa di unico!
un immenso parco giochi dove la nostra mente disegna infinite linee...



Risaliamo il fianco del Floritz, 2 scialpinisti con un saluto da funerale ci sorpassano, la neve è molto bella, solo la traccia vecchia di salita ci sostiene, fuori una leggera crosticina nasconde dei bellissimi fiocchi!


Saliamo senza rampant, il fondo è buono, ma la neve riportata a cristalli grandi ci fa scivolare non poco.

Iniziamo a scegliere il punto di discesa, ce ne sono talmente tanti che siamo quasi dispiaciuti di sprecarli.
Oltrepassiamo il punto di arrivo dei 2 sciatori (che cadono ogni 4 curve...) e proseguiamo in cresta per guadagnare quota.

Siamo solo noi, non si vede una nuvola, silenzio assoluto, sono momenti unici.


Abbiamo capito di avere 3h di autonomia, infatto ora procediamo come Messner su un ottomila, 3 passi e sosta
un'altra mezz'ora e siamo poco sotto la vetta, decidiamo che è il punto migliore per scendere.


Scegliamo 2 punti diversi ma che entrano nello stesso canalone dove saremo solo noi a lasciare la firma, la vista da sopra non è niente male... la neve pure!


Parte Stefano, una curva "sensibile" per testare la neve e poi la tira dritta con la coda di rondine che alza il fumo!! 10 curve ed è fuori che urla!
La partenza è di quelle "che non si possono sbagliare", back, front e via di curvoni, la tavola ronpe la crosticina che è un piacere sollevando quello che c'è sotto, su questa pendenza si appoggia che è un piacere, ci vorrebbero altri 3000 metri!!




Carichi di adrenalina ripercorriamo il fianco della montagna con un super traversone fra i cespugli, tutt'altro che rilassante!
Siamo di nuovo sulla strada, racchette alla mano e con le gambe finite torniamo verso la macchina, con la fresca il boschetto e la forestale saranno sicuramente divertenti ma ci sono sembrati un calvario....

2 etti di pasta e la birra non sono riusciti a toglierci il sorriso dalle labbra!
