Freddo weekend prenatalizio in Dolomiti…sabato era in programma una bella gita in Val Contrin ma sabato mattina a Zoldo nevicava, poco, con -10° C (quasi mai visto!), ma nevicava… e la visibilità non era per niente buona…
Joseph mi telefona smanioso da Treviso dicendomi che lui, Tazio e Bruno vengono su lo stesso a fare la Forcella delle Sasse…io gli dico meglio fare casomai qualche boschetto più tardi e se per caso schiarisse ad un’ora decente si potrebbe anche fare la forcella….ma al cell non ci capiamo bene…io resto comunque al calduccio e loro vanno su nella nebbia e nella neve…
A mezzogiorno comincia un po’ a schiarire e decido di andare a cercare un “giornaliero di frodo” per fare qualche boschetto oppure se becco gli altri e non sono ancora andati su in forcella si farebbe ancora in tempo….ma loro sono già scesi, e hanno avuto fortuna perché a quel punto la visibilità era decente….quindi panino, birra e solo un paio di boschetti…, pazienza, tanto le Sasse le so a memoria…
I ragazzi mi dicono che in alto c’è abbastanza neve fresca, anche 20 cm e passa….magia della valle…alle 11 avevo visto le riprese della gara in Valgardena e c’era il sole!....andate… andate… in Val Gardena ….e in Val di Fassa….che nevica tanto!!!! Eh! Ma per l’italiano medio le Dolomiti sono solo là…..(meglio!!!)
Però i ragazzi mi dicono anche che le condizioni non erano sicurissime perché lo strato di neve fresca faceva parecchie crepe e in qualche caso si staccavano dei lastroncini….strano penso io….non è neve ventata….è così leggera…
Però in effetti in alto era un po’ gessata….forse compatta in quel modo a causa della temperatura bassa….fenomeno strano che si osserva raramente dalle nostre parti.
Programma per domenica: c’è neve fresca, ma in quantità decenti solo sulle dolomiti meridionali….fa molto freddo quindi a nord non si va….quando ricapita di poter fare una gita con calma, a sud, con la neve fresca? Il problema è trovare il posto….rispolvero allora un’idea che mi era venuta l’anno scorso, leggendo la guida di Sani, uno scialpinista bellunese molto bravo, un vero ricercatore di gite “alternative”. Molte gite da lui descritte non sono però adatte allo snowboard…alcune anche molto lontane dal concetto mio e dei miei amici di divertimento sulla neve….della serie tanto dislivello in salita e discese corte o incasinate….
La Forcella Vani Alti, nel Gruppo delle Pale di S. Martino ha si un avvicinamento che si traduce in dislivello non utile alla bella discesa, ma ha le caratteristiche che cercavo….versante sud, con neve fresca, riparato dai venti da nord…quindi siamo andati a provarla. Compari di giornata, Joseph, Denis (eccezionalmente con tavola) e Viviana (da poco “backcountrista”), e Lucia (Cia)…per una volta un solo bipede!
Dopo alcuni problemi per raggiungere il luogo di partenza (congelamento pedale frizione del furgone di Denis, montaggio catene al furgone per la stradina da Sarasin a Domadori) riusciamo a partire….naturalmente ad un’ora scandalosa….ma come detto il problema riscaldamento diurno per una volta non era un problema…
La stradina per arrivare al bivacco Menegazzi come detto non è corta come speravo, quindi può risultare “antipatica” ai puristi (utopisti?) del “solo discesa strafiga”, ma fatta come si deve ovvero con buon passo e godendo del bosco e del panorama in una quarantina di minuti ce la si può sbolognare via…in ogni caso anche solo la passeggiata al bivacco con la famiglia meriterebbe la fatica…il posto è bellissimo, il panorama superlativo e soprattutto molto lontano dalle strade trafficate e dalle piste del Dolomiti Superski. Ma è dal bivacco in su che viene il bello: ci sono due forcelle, la prima a sinistra quella “delle mughe”, appena scesa da tre scialpinisti, la seconda a dx la “Vani Alti”, nostra meta di giornata.
Vista l’ora tarda mi metto davanti a tirare, la traccia degli altri salitori ci aiuta solo fino ad un certo punto, poi tocca tracciare e la fatica aumenta….nonostante l’ultimo periodo di poca attività vado su bene….però si presenta lo stesso fenomeno che avevano riscontrato gli altri sabato a Zoldo….crepe e lastroncini…non bellissimo….anche se superficiali e di limitato spessore….però un po’ di preoccupazione mi è venuta…ma ho valutato di poter continuare…
Ho tracciato stretto su un crinale, facendo molte inversioni…la cosa si rivela anche molto utile per la Cia, che ha poche uscite con la split alle spalle e dopo le prime voltate impacciate, dovendone fare molte in pochi m vedo che impara subito bene….d’altronde per tutti è così….bisogna far pratica….lei è un po’ svantaggiata….gambe non proprio lunge e split 154 (più corta non c’era!)
Dopo un caratteristico passaggio sotto grossi ghiaccioli,
continuiamo a salire fino a un grosso masso a circa 200 ma dalla forcella….mi fermo perché Joseph mi ripete che la storia delle crepe non gli piace per niente, secondo me non è eccessivamente pericoloso….ma adesso bisogna attraversare una zona di accumulo che non piace neanche a me….si potrebbe salire a sx dove ha già scaricato….ma è tardi, la Cia vuole tornare giù, gli altri hanno optato per la forcella delle Mughe per rimanere in traccia (fuori con le ciaspe sprofondavano troppo) ma penso che saranno contenti della decisione di rientrare, anche perché sta per andare via il sole e si passerà da temperature basse a bassissime…..vista la situazione mi convinco a scendere…
La discesa è molto bella, neve fresca leggera dai 5 ai 25 cm….peccato solo che in alcuni punti si tocchi il fondo duretto….e in altri punti la crosta sotto si rompe….d’altronde su un versante sud….anche troppo! …anzi…meno male che sotto c’era un po’ di fondo duro…altrimenti con la poca neve che c’era avremmo preso un bel po’ di sassi!
Comunque come al solito in queste situazioni, sapendo quali sarebbero le mie capacità con gli sci vedo che con la tavola è molto più facile e divertente scendere, (anche perché difficilmente salirei con sci larghi e pesanti).
Ci fermiamo al sassone con il ghiaccio per fare una prova chiodo da ghiaccio (simulazione di calata con il recupero del chiodo), che gli altri non avevano mai visto e non avevamo potuto fare al corso per mancanza di materia prima….il sole era andato via quindi indovinate quanti bis mi hanno chiesto!
Continuata la bella discesa al bivacco su neve leggerissima abbiamo poi ripreso la stradina che non era poi così disastrosa da fare in discesa, solo qualche sasso in fondo.
Finale al bar di Gosaldo, panini, pizza, birra a volontà…praticamente abbiamo risollevato il bilancio del locale!
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