“…adesso posso anche smettere di sciare per sempre….”
questo il commento di Joseph ieri, dopo LA GITA, per me di gran lunga la migliore della vita…in un ambiente che fa sublimare l’anima e provare emozioni talmente forti da fare quasi male dentro
dobbiamo ringraziare questo sciagurato inverno che ancora non ci permette di sciare sulle nostre montagne e ci ha costretto ad emigrare spesso….se i monti pallidi fossero coperti difficilmente avremmo fatto una trasferta lampo fino a Courmayeur, partendo venerdi sera e tornando domenica sera, anche se in effetti il bollettino e le voci che giravano facevano presagire ottime condizioni.
Un altro ringraziamento va a Tazio, che continua a mettere il furgone e non chiede cambi alla guida!
Chiedo invece scusa per la qualità delle mie foto, fatte col telefono causa dimenticanza della macchina fotografica (imperdonabile!) ma arriveranno altre foto decenti e anche qualche video
Veniamo al dunque, sabato condizioni ottime, neve fresca, sole, molto freddo e zero vento….meglio di così si muore…
Squadrone al completo con Tazio, Luca, Pietro e Joseph.
ovviamente non siamo riusciti a prendere la prima funivia, dove c’era Davide Capozzi, che non sono ancora riuscito ad incontrare…pazienza, sarà per la prossima volta...
In cima abbiamo aspettato Osto, ma non siamo riusciti a sciare con lui perché per il primo giro eravamo d’accordo di fare solo discesa….invece lui si era aggregato all’ultimo momento a un gruppo per fare subito la Brenva…..
Noi abbiamo fatto un Toula, che era molto macinato ma non era niente male

e al secondo giro un Col d’Entreves, una discesa molto bella, con poche tracce, tutta in fresca bellissima, a parte il primo pendio ripido che era un po’ duro, e la parte bassa, con un tratto a gobbe ghiacciate, ripide, un po’ di sassi e ravani vari (che infatti di solito pare non si faccia mai!)




E già qua per noi l’inverno era salvato.
Pomeriggio di birra e cibo, scambi di messaggi con Davide e ribeccato Osto che ci ha dato due dritte per la Brenva…il piano di battaglia era pronto
Domenica ovviamente prima funivia persa, ma no problem, avevamo deciso di dedicare tutta la giornata a questa gita, che come detto si rivelerà spettacolare oltre ogni misura, per l’ambiente, per la qualità della neve, per l’impegno psicologico della salita e per la discesa….bellissima……lunghissima…..maestosa….altre parole non le trovo….


In realtà la salita non è lunga (circa 500 m di dislivello, di cui circa 200 di pendio ripido con roccette) e non ci sono grandissime difficoltà, ma non siamo abituati alla quota, ci si muove tra i 3400 e i 3800 m e qualcuno compreso me ha accusato un po’ di mal di testa.
Non c’è confronto con le nostre montagne, qua è tutto serio, lo zaino non è mai leggero, per noi l’impegno fisico e mentale è stato notevole… il tratto ripido è abbastanza esposto e per sicurezza abbiamo usato la corda in un paio di punti, rallentando la progressione…che già non era da record!


Comunque siamo arrivati tutti all’inizio della discesa, e anche Joseph, un po’ provato dalla salita, era soddisfatto e contentissimo

Non siamo saliti in cima alla Tour Ronde, sciisticamente non meritava ma l’avrei fatta, magari senza portare su troppo peso….anche qua pazienza….il tarlo alpinistico scava sempre di più….sarà l’età?
La discesa come detto è stata fantastica, gli unici punti un po’ meno belli sono stati l’inizio,



ripido e con qualche gobba dura e qualche metro quadrato di crosta da sole in basso, tutto il resto dei 2400 m di dislivello da urlo….il primo pendio è stato magnifico….curvoni mostruosi a velocità smodata…..forse troppo….in un punto ho visto una roba nera sotto….meno male che stavo scendendo dritto e veloce….era un crepaccetto! Il resto della discesa l’abbiamo fatta un po’ più attenti….è tutto ben coperto ma quel ghiacciaio è un bel gruviera!


