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 Oggetto del messaggio: voilé Artisan 168
MessaggioInviato: 26/04/2013, 10:55 
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Questa tavola ha una storia particolare, un misto di fortuna e sfiga. Ma è anche la storia di un sistema di garanzia credo tra i migliori del mondo, almeno per quanto riguarda gli articoli sportivi.

Sfiga? Ebbene perché ho rotto la mojo. Probabilmente in salita, una mezza tavola si è rotta o meglio l'anima di legno è ceduta in un punto. Me ne sono accorto una sera che sciolinavo: flettendola aveva un chiaro punto di flessione innaturale dovuto alla rottura del legno.

Ho quindi contattato Eric Scott, che avevo già più volte interpellato. LA prima volta quando avevo acquistato la mojo c'erano stati problemi con la carta di credito e poi quest'autunno quando ho preso la V-tail.

Non che avessi grandi speranze: rotta per non si sa quale motivo (potevo benissimo averla rotta lanciandola giù da un ponte) e soprattutto assolutamente fuori garanzia. Voile mi ha chiesto delle foto, gliele ho inviate.

Fortuna? Voile in garanzia mi ha dato la possibilità di scegliere una nuova split. Sfortunatamente la mojo non è più in produzione e dunque mi ha fatto scegliere tra quelle attuali in produzione. Ed ecco quindi che arrivo all'oggetto del Topic. la voile Artisan 168.

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 Oggetto del messaggio: Re: voilé Artisan 168
MessaggioInviato: 26/04/2013, 10:56 
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Voile ha compiuto un taglio netto con il passato su tutti i fronti:
- stop camber+rocker(ino) davanti.
- stop al cap construction.
- nuovo flex più giocoso, più popular, più frestyle meno nicchia, meno hard.
Queste scelte possono essere condivise o no, uno può trovarsi benissimo quando un altro magari si trova male per una infinità di motivi.
Personalmente ero deluso dal fatto che il progetto mojo era stato (per ora) abbandonato dalla casa in favore di un oggetto un po' più powder.

Non mi soffermo sulle grafiche o sui colori perché non me ne frega un emerito c@zzo.
Parto invece dal fatto che la Artisan NON è la mojo. Sono due cose diverse. Come il diavolo e l'acqua santa.
Molto molto morbina per i miei standard. Anche molto leggera fortunatamente, più della mojo (anche lunga di di soli 3 cm in più pesa sensibilmente di più). Addio Camber, ora c'è un flat di circa 30 cm sotto il piede e per il resto è rock davanti e dietro.
Questo fatto mi preoccupava soprattutto in salita per la tenuta delle lamine, ma non ho avvertito particolari cambiamenti. Forse ha un po' meno grip, ma è accettabile. Le pelli sono le stesse della mojo e della Vtail, non ho dovuto tagliarle neppure di un millimetro. La forma rocher fa sì che la coda della pelle rimanga, soprattutto in piano, staccata dalla neve e questo può portare al distacco della stessa se la colla è già un po' vecchiotta o molto bagnata.

Doppio alzatacco non utilizzato. Mi basta il più basso.

In discesa con l'hard si sente la morbidezza, ma non è negativa. risulta giocosa e molto divertente. Raggio di curva corto permette viraggi rapidissimi.
Abbastanza stabile sul veloce, dico abbastanza perché sono abituato alla vtail e alla mojo che con la loro rigidità permettono velocità più alte.
Nello stretto è agile. Sui drop salta bene, su questo fatto forse è migliore delle rigide.
Essendo directional twin invece ha la coda parecchio portante, ma viene compensata dal tanto rocher. che stanchi di più il piede dietro? non saprei.

Nel complesso una split diversa dal mio stile, ma che comunque si fa apprezzare per la sincerità della risposta in tutte le situazioni incontrate.

Aggiornamento 5/5/2013

Sabato, ieri, ho effettuato la seconda gita con la nuova split. Posso confermare a gradi linee ciò che ho già scritto precedentemente: le prime impressioni sono confermate.
Di nuovo un gita lunga con parecchio dislivello e anche un po' di ripido a contorno.

Anche in questo caso la Split si è comportata bene, in salita anche su pendii complessi non ho dovuto utilizzare i coltelli, ottima presa.
In discesa come già detto è parecchio giocosa, dove c'è la possibilità ci si può ampiamente divertire.
Sul ripido va.. Piacevole sorpresa, anche su neve particolarmente dura sono emersi prima i limiti del conduttore (io) più che della condotta (lei, la split)!

PS: chissà come mai sulle curve saltate mi trovo meglio rispetto alla V-tail... boh sarà per caso la lunghezza? :pirletto:

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Ultima modifica di davide_ruf il 05/05/2013, 19:23, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: voilé Artisan 168
MessaggioInviato: 26/04/2013, 13:01 
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Confermo impressioni: io ho una palindrome da febbraio, che è la sorella true twin tip e confermo esattamente tutte le tue impressioni, anche sulla poca utilità (personale) dell'alzatacco alto. Forse la palindrome sullo stretto e ripido con la coda lunga da un pochino fastidio, ma perfezionando la tecnica si ovvia abbastanza al problema1
Anche se al momento dell'acquisto ero molto scettico... sono molto soddisfatto della tavola che risulta molto versatile!


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 Oggetto del messaggio: Re: voilé Artisan 168
MessaggioInviato: 27/04/2013, 12:26 
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interessante.
buono a sapersi che sia una tavola piu' facile e leggera della mojo che a me (parlo della 166, foglia verde per capirci) pare forse un pò "dura" da condurre.
visto che le voilè hanno sempre il vantaggio del prezzo, sarebbe da provare questa artisan..


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 Oggetto del messaggio: Re: voilé Artisan 168
MessaggioInviato: 30/04/2013, 13:35 
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davide_ruf ha scritto:
- stop al cap construction.


era ora

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 Oggetto del messaggio: Re: voilé Artisan 168
MessaggioInviato: 30/04/2013, 13:44 
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davide se valuti permuta con la mia mojo 166..parliamone :D

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 Oggetto del messaggio: Re: voilé Artisan 168
MessaggioInviato: 30/04/2013, 15:23 
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Giamo ha scritto:
davide se valuti permuta con la mia mojo 166..parliamone :D

bhè a sto punto io ho ancora disponibile la ltb con attacchi flow! :)

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saluti!
nico


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 Oggetto del messaggio: Re: voilé Artisan 168
MessaggioInviato: 30/04/2013, 16:33 
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Tanto per essere un po' più chiari, il paragone l'ho fatto con la mojo RX e non la vecchia mojo.

matteo ha scritto:
interessante.
buono a sapersi che sia una tavola piu' facile e leggera della mojo che a me (parlo della 166, foglia verde per capirci) pare forse un pò "dura" da condurre.
visto che le voilè hanno sempre il vantaggio del prezzo, sarebbe da provare questa artisan..

La mojo non è troppo pesante, è già una di quelle tavole leggere, tra l'altro con fibra di carbonio anziché fibra di vetro classica.

:mrgreen: :mrgreen: Nico Giamo, posso valutare uno scambio con una winterstick swallowtail split oppure una pogo maverick.... :mrgreen: :mrgreen:

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 Oggetto del messaggio: Re: voilé Artisan 168
MessaggioInviato: 02/05/2013, 12:47 
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Località: vienna
[/quote]
La mojo non è troppo pesante, è già una di quelle tavole leggere, tra l'altro con fibra di carbonio anziché fibra di vetro classica.
[/quote]

avendo provato solo la mojo rx, non posso fare paragoni con altre split purtroppo.
Però se uscisse una tavola piu' "giocosa" e divertente a quella fascia di prezzo, sarebbe per me interessante.
Dopo 3 inverni di mojo, posso dire che come tavola non mi ha fatto impazzire, ma sicuramente colpa mia e non della tavola...


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 Oggetto del messaggio: Re: voilé Artisan 168
MessaggioInviato: 02/05/2013, 15:01 
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Io con la Mojo 2011/2012 mi trovo benissimo su tutti i tipi di neve!!
Anche io non ho mai provato altre split ma questa che ho mi basta e avanza, mai sbagliato una curva o caduto per colpa del legno, nella conduzione si è sempre fatta addomesticare nel modo giusto e non ha temuto neppure curve strette su polvere immacolata. Sul duro stabilità estrema...
Promossa a pieni voti per me e spero mi duri 10 anni!!!
Quindi se la nuova è totalmente diversa mi sorgono dei dubbi su quello che possa offrirmi, o forse è solo questione di abitudine.....

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..La mente ostacola lo spirito..

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