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MessaggioInviato: 22/12/2009, 10:41 
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Iscritto il: 21/12/2009, 9:48
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Scusate la mia ignoranza. Sono nuovo e mi sono sempre mosso con le mie ciascole MSR.
Come primo approcio alla split consigliate di montare un attacco soft e quindi usare i classici boots oppure passare direttamente all'attacco rigido abbianto a scarponi da sci? A livello di comfort com'é il feeling di surfare con scarponi rigidi per uno che non ha mai surfato su una tavola race? L'impostazione sulla tavola cambia? Vantaggi e svantaggi dello scarpone rigido? Diciamo che per quello che piace fare a me, ovvero snowboard ripido con ascese tecniche lo scarpone da sci forse si presta di piú....

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La mia traccia la disegno più volentieri
dove nessura altra conduce.
Mi posso voltare e giudicarla,
ciò che altrimenti non potrei fare,
poiché si perderebbe tra le tante tracce degli altri.

(Heini Holzer)


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MessaggioInviato: 22/12/2009, 11:10 
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Andreas Tonelli ha scritto:
Scusate la mia ignoranza. Sono nuovo e mi sono sempre mosso con le mie ciascole MSR.
Come primo approcio alla split consigliate di montare un attacco soft e quindi usare i classici boots oppure passare direttamente all'attacco rigido abbianto a scarponi da sci? A livello di comfort com'é il feeling di surfare con scarponi rigidi per uno che non ha mai surfato su una tavola race? L'impostazione sulla tavola cambia? Vantaggi e svantaggi dello scarpone rigido? Diciamo che per quello che piace fare a me, ovvero snowboard ripido con ascese tecniche lo scarpone da sci forse si presta di piú....


si presta di più il rigido per la salita, in quanto danno maggiore feeling e puoi usare rampant attacco rapido, ma in discesa i soft sono meglio, non fosse altro che hai lo stance di sempre, mentre con scarponi skialp devi stare direzionale con passo più breve..e questo non so come sia con il ripido..

Io ho iniziato a Dicembre con la split, pirme 5-6 uscite con soft boot..figata,
poi ho adottato gli attacchi hard voilè (te li consiglio)non attacchi hard.. ho provato a lasciare lo stesso stance passo 56 con +15 -10... e nonostante mi sentissi un pò handicapp.. ci ho fatto tutta la stagione così.. ma perdendo molto in discesa..ora a seguito di consigli da tanta gente, ho accorciato il passo a 50 e portato gli angoli a +20 +10..
ma non ho ancora provato il nuovo setup.. ad ogni modo ho scritto anche a gente Tonica:

Ciao Giacomo,
...."Cmq con i rigidi è impossibile usare la posizione a papera quindi + e - ma dovrai abiutarti ad usare es. + 20 + 10/12
per il passo dipende quanto sei alto fei conto k io sono 167 cm ed uso 46
In bocca al lupo e divertiti anke per me e porta i saluti a tutto lo staff delle Vetan Classic da parte mia!
Un saluto sportivo
Marco"



----- Original Message ----- From: "Giacomo Barberis" <giamoclimb@gmail.com>
To: <info@marcogalliano.it>
Sent: Tuesday, December 15, 2009 3:38 PM
Subject: marcogalliano.it: Info attrezzatura


Questa è una e-mail di richiesta da http://www.marcogalliano.it/
Giacomo Barberis <giamoclimb@gmail.com>
Ciao Marco,
ci siamo Visti a Vetan, se vieni ci si rivede anche quest'anno..
Una info, ho adottato sulla splitboard gli attacchi hard Voilè (sono da mettere alla interfaccia, non dei veri e propri attacchi) e ho comprato un paio di scarponi dyna TLT4.
Purtroppo essendo a digiuno di hard ho provato a tenere la stesso stance 56cm di passo +20 -10, ma è infattibile e mi trovo da schifo.
Credo che come misura non siamo molto distanti, tu che stance usi?
Vabbè se trovi il tempo di rispondere grazie ;)!
Ciao


Tra l'altro è stato gentilissimo a rispondermi, cmq in ultimo i vantaggi dell'hard li posso così riassumere:
piu stretti, camminando in tracce di sciatori strette in particolare, non si incespica attacco contro attacco..
lo scafo in plastica è molto più comodo da gestire, da aprire chiudere stringere..
su un traverso in nve dura, dove magari hai gli attacchi laschi per la salita, in un secondo li stringi e hai una migliore presa di spigolo..

Per il ripido..quest'anno non è che ne abbiamo fatto.. unica cosa questa
http://snowclimbing.blogspot.com/
solo un pezzettino a 50 poi parecchio 45... alla fine mi sono trovato bene, ma con la neve fantastica che c'era non poteva esssere altrimenti


Spero di esserti stato utile

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MessaggioInviato: 22/12/2009, 11:44 
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Località: Dolomiti (ogni tanto anche altri bei posti con belle montagne alte piene di powder)
io faccio snowboard dal 1991, soprattutto soft, ma ho usato anche l'hard (un po' di agonismo)

premesso che "andare in neve fresca con gli scarponi rigidi e gli attacchi rigidi è come scopare con 100 preservativi uno sopra l'altro".....credo che per gite più alpinistiche che sciistiche (e so che tu sei orientato sul ripido) lo scarpone da ski-alp sia meglio in quanto:
1) se sei sul ripido difficilmente sei su neve morbida/morbissima
2) riduci i pesi
3) con la split hai più presa di lamina in salita
4) monti i ramponi automatici
5) riduci i tempi del cava e metti
6) cammini meglio e i ramponi diventano meno indispensabili

le possibili soluzioni sono
Tavola intera:
attacco e scarpone soft (consigliati attacchi tipo ride e scarponi duri tipo driverx)
Ma sul ripido come detto meglio scarponi da skialp e attacco hard....molto usato è quello della F2 (questa in neve fresca è una configurazione molto eretica a mio modo di vedere...si perde quasi tutto il piacere della surfata)

Tavola Split:

attacchi e scarponi soft: la migliore soluzione sembra attualmente quella con tavola Voilè (è la più rigida che c'è attualmente in commercio credo) e attacco spark fuse (soluzione costosa) oppure attacchi ride modificati; scarponi sempre buoni sono i burton driverx o salomon di alta gamma poi però ogni piede c'ha il suo

split + scarponi da ski-alp: tra pochi gg proverò gli scarponi dynafit tlt + piastre voilè sulla venture e ti potrò dire come vanno (se ci becchiamo in Dolomiti potrai vedere tutto ciò)
anche qui credo che la soluzione migliore sia tavola voilè + piastre voilè o eventualmente puntale dynafit (ma allora hai le piastre in zaino)
credo che come scarponi da ski-alp vadano bene morbidi (per non esseret troppo diversi dai soft) e leggeri...ci sono anche i dyna e gli stratos ma costano una follia

io ho provato in negozio gli scarpa f1 race e normali e il mio piede ha bestemmiato subito

se leggi nel forum ci sono tante discussioni su questo

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MessaggioInviato: 22/12/2009, 12:00 
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forse l'ho scritto fra le righe.. ma si dovrebbe capire che anche io pensi in discesa si perda tantissimo soprattutto come feeling e piacere della surfata

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MessaggioInviato: 22/12/2009, 12:34 
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si si non è un'opinione....è un assioma!

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MessaggioInviato: 23/12/2009, 9:42 
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:grazie: per le risposte! Comincio a capirci qualcosa in piú. Effettivamente per quello che piace fare a me, lo scarpone da sci avrebbe i seguenti vantaggi:

+ rigiditá per le salite tecniche
é ramponabile
consentirebbe di eliminare l'attacco soft e quindi si andrebbero a ridurre i pesi

Tutto ció a scapito del feeling in surfata, dell'impostazione della tavola e della comoditá in camminata. Non so se ne vale la pena...
Devo dire che tutte le salite tecniche che ho fatto con la tavola in spallla (p.es Canalone Neri che nel tratto basso presenta ghiaccio vivo a 70°, Nord dell'Ortles che presenta lunghi tratti ghiacciati a 80°) le ho fatte con i miei Boots soft (Salomon Malamute) con ramponi Grivel G14 new matic modificati. Ovvero parte frontale del G14 new matic (quello con la fibbia in plastica) e parte posteriore del Grivel G12 new classico (con la fibbia in plastica). La tenuta é ottima, non paragonabile allo scarpone da sci in quanto la suola del boot comunque tende a flettersi, ma sufficentemente buona per la salita anche su ghiaccio vivo.

Valutando bene non credo valga la pena passare a uno scarpone da sci.
Certo peró che sarebbe ora di mettere sul mercato un boot soft ramponabile! Oppure esiste giá?

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Quindi usi ramponi con denti verticali, tipo da cascata per intenderci….ma vanno bene anche sul ghiaccio di ghiacciaio che è stratificato diversamente?…su neve dura sicuramente si va meglio con i denti orizzontali, no?
Altra cosa: a me è successo che usando la molletta di chiusura (quella per la regolazione della lunghezza del rampone, che avevo sostituito con una vite e un dado autobloc. ma poi ho dovuto prestarli e ho rimesso la molletta) lo scarpone soft mi si è piegato tanto e mi si è aperto un rampone su per una rigola ghiacciata….ed era anche un po’ esposto….quindi non è stato divertente…tu li usi bloccati con una vite? Io rimetto la vite, non voglio correre di nuovo un rischio del genere.
Scarponi skialp e perdita di feeling: se la neve non è morbida secondo me non si perde tanto feeling….il problema è abituarsi ad andare con materiali diversi….vediamo cosa emergerà dai miei test nei prossimi giorni….certo che con la neve fresca prevista (zero termico alto a parte …porccccccc!!!.....puttt!!!!!!) mi sa che sarà gran gite coi soft!!!!

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MessaggioInviato: 23/12/2009, 11:10 
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Iscritto il: 18/11/2009, 15:52
Messaggi: 443
Località: Agordo, BL
Ciao, vi manifesto un'idea che andrò a sperimentare in questi giorni (per ora su tavola intera, quindi testerò in discesa). Dopo aver letto a destra e a manca e aver provato a valutare pro e contro di tutti i possibili incroci, farò un po' di test con scarponi da alpinismo (alpinismo, non scialpinismo) piuttosto alti in attacchi soft. In teoria si dovrebbe mantenere un feeling più vicino allo scarpone soft mantenendo comunque l'appoggio dello spoiler in backside (la mia idea originale era scarpone da alpinismo su attacco hard, poi ho visto che qualcuno aveva già provato e aveva riscontrato il grosso limite dello scarso appoggio posteriore). La scarpa è però così sicuramente più adatta ad essere ramponata e dovrebbe dare più appoggio e sicurezza nei traversi con la split. A secco ho già provato, nonostante l'attacco sia più largo lo scarpone non si muove di un millimetro, è da verificare la posizione dello spoiler poichè la "forma" dello scarpone da alpinismo è piuttosto diversa da quella del soft.In pratica vi so dire dopo le ferie (che io non ho, quindi non so esattamente quando riuscirò a fare i suddetti test), ma acceto suggerimenti, idee, critiche e quant'altro. La split dovrebbe essere in arrivo, i test in salita dovrei poterli effettuare a gennaio.


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MessaggioInviato: 23/12/2009, 11:24 
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Iscritto il: 07/05/2009, 12:49
Messaggi: 2008
Località: Dolomiti (ogni tanto anche altri bei posti con belle montagne alte piene di powder)
si è una soluzione usata da più di qualcuno, anche su splitboard.com ho letto molto

rispetto allo scarpone da ski-alp rimane il peso dell'attacco soft ma uno scarpone da alp è anche + leggero di un soft.....
poi rimane il "problema" dei tempi più lunghi dei cava e metti (ma è irrisorio)
bisogna vedere che sostegno dà in discesa uno scarpone del genere....con che scarponi proverai?
qualcuno di quelli che usano scarponi da alp sulla split hanno modiicato le basi dei soft avvitandole direttamente sulla piastra voilè ma tagliando anche la base per lungo e togliendo una striscia di metallo...in pratica hanno stretto la base

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MessaggioInviato: 23/12/2009, 12:14 
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Iscritto il: 14/03/2009, 8:55
Messaggi: 932
Località: Trento (IT)
mia esperienza personalissima:

innanzitutto il mio livello di snowboard é: scendo, ovvero abbastanza principante.
nella mia prima stagione di backcountry ho usato usando attacchi ride RX + lasportiva nepal top + tavolaintera k2 (in salita usavo scietti tipo kongclimb): mi sono trovato abbastanza bene anche se soffrivo un freddo da paura. In salita e quando su discesine in modalitá salita e nei traversi la tenuta laterale é inesistente quindi non ho la possibilitá di far lavorare bene le lamine.
Mediamente il livello delle gite é stato MS[A] ed un numero di circa 20.
In discesa non ho notato differenza tra scarpone sno e quello da alpinismo (ma il mio livello é basso): l'unica differenza é nel comfort perché con gli scarponi ALP hai meno imbottitura e senti molto la pressione degli strap sul collo del piede.

Su salite tecniche: é il pane di quegli scarponi quindi (anche se nn ho fatto nulla in quel senso) saranno sicuramente ottimi; ramponabili, rigidi ecc.
Sono abbastanza leggeri e cmq sono scarponi pensati per camminare/arrampicare su terreni innevati (cmq io ho patito gran freddo)

L'anno successivo (2008-2009) il livello l'ho un pochino alzato andando a cercare qualche bs(a) e soprattutto ho cambiato scarpone/attacco usando i Dynafit TLT4 + bomber TD3. Per capire quanto cambia ho provato in pista mezza gg i soft e mezza i TLT tenendo stessi angoli e stance: ovviamente mi sentivo un cretino. Dopo 2 ore andava un po meglio anche se sul duro occorre lavorare molto con le gambe per assorbire ogni piccola asperitá.

Quest'anno sono passato finalmente alla split, tenendo il setting "hard": secondo me il compromesso é abbastanza buono (ma personalissimo) perché offre buoni vantaggi e la perdita di feeling é minima se hai ottima tecnica: io non la possiedo, sicché ho la speranza e la motivazione di migliorarmi tecnicamente sia per ridurre il divario di feeling, sia per avere ottimo controllo in discesa... e sia per avere un po di stile (che poi é l'essenza dello snowboard). Il consiglio di giamo di cambiare lo stance/inclinazione penso che lo proveró domani.

Infine una considerazione personalissima: guardando allo scialpinismo dove c'é stata e c'é una evoluzione notevole sui materiali ci sono linee di prodotti diversificat a seconda dell'usoi:race, touring (all-mountain), freeride.
E cosa succede a girare con sci da touring o race skialp in pista?. Secondo me ognuno di quei prodotti ha dei compromessi e non esiste una soluzione ottimale unica. Esiste invece che lo sciatore adatti il materiale all'uso che si propone.
Insomma alla fine se vuoi sapere se gli hard+attacchi rigidi vanno o non vanno bene devi fare come enry e giamo (e tutti gli altri) e sperimentare....(spendendo un sacco di soldi!!!).

alex

(ps complimenti per il livello delle tue *gite* :incredible: )


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